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II Governo De Gasperi - 13 luglio 1946 – 28 gennaio 1947 (DC - PCI - PSIUP - PRI)
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1946
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2 giugno
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Si svolgono il Referendum sulla forma istituzionale dello Stato e le Elezioni dei membri dell’Assemblea Costituente.
Referendum sulla forma istituzionale dello Stato
Votanti 24.946.878 89,08% Voti validi 23.437.143
Schede bianche 1.146.729 schede non valide (bianche incluse) 1.509.735
Repubblica 12.718.641 54,27% Monarchia 10.718.502 45,73%
Assemblea Costituente
Democrazia cristiana, 8.101.404 ( 35,21 %) ; Partito socialista di unità proletaria, 4.758.129 ( 20,68 % ) ; Partito comunista italiano, 4.356.686 ( 18,93 % ) ; Unione democratica nazionale ( liberali, demolaburisti, indipendenti) , 1.560.638 ( 6,78 %); Fronte dell'Uomo qualunque, 1.211.956 ( 5,27 % ) ; Partito repubblicano italiano, 1.003.007 ( 4,36 % ) ; Blocco nazionale della libertà, 637.328 ( 2,77 % ) ; Partito d'azione, 334.748 ( 1,45 % ) ; Movimento per l'indipendenza della Sicilia, 171.201 (0,74 % .
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Video risultati 2 giugno
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31 maggio 3 giugno
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Umberto di Savoia, alla vigilia del voto, il 31 maggio , in un messaggio al paese promette , nel caso di una vittoria della monarchia, di promuovere un « secondo» referendum sulla questione istituzionale. Palmiro Togliatti , segretario del PCI, e i partiti che sostengono la Repubblica la definiscono una «manovra provocatoria».
Il 1 giugno il pontefice, Pio XII, parlando al Sacro collegio in occasione della festività di S. Eugenio interviene sul tema delle elezioni che l’indomani si svolgeranno in Italia e in Francia affermando che : «Si tratta di sapere se l’una e l’altra di queste due nazioni, di queste due sorelle latine, di ultramillenaria civiltà cristiana, continueranno ad appoggiarsi sulla salda rocca del cristianesimo, sul riconoscimento di un Dio personale, sulla credenza nella dignità spirituale e nell’eterno destino dell’uomo, o se invece vorranno rimettere le sorti del loro avvenire all’impassibile onnipotenza di uno Stato materialista, senza ideale ultraterreno, senza religione e senza Dio Di questi due casi si avvererà l’uno o l’altro, secondo che dalle urne usciranno vittoriosi i nomi dei campioni ovvero dei distruttori della civiltà cristiana. La risposta è nelle mani degli elettori; essi ne portano l’augusta, ma pur quanto grave responsabilità! ». Un chiaro appello a votare per la Democrazia cristiana. Il 2 giorno, giorno del voto, Il Popolo, dedica al discorso del pontefice la prima pagina con il titolo: I cattolici del mondo hanno ascoltato la parola del supremo pastore. Abbiate fiducia. Siete più forti dei vostri avversari. Dio è con voi .
Il 2 e il 3 giugno il voto. Due schede : quella per eleggere i deputati all’ Assemblea Costituente e quella per il referendum istituzionale : Repubblica o Monarchia. L’affluenza alle urne è altissima. Per la prima volta le donne possono votare ad una consultazione politica nazionale . I quotidiani le invitano a non mettere il rossetto per evitare che , incollandola, la scheda sia riconoscibile e quindi annullata.
Discorso di Pio XII al Sacro collegio nella festività di S. Eugenio
«l’Unità», 1 giugno 1946 [pp.1-2] p.1- Titolo pagina : Roma voterà domani per la Repubblica. Perché nella repubblica democratica che sorgerà il 2 giugno si affermino i diritti dei lavoratori : votate Partito comunista ; Il monarca traditore tenta di compromettere la libera manifestazione della sovranità popolare. Una dichiarazione di Togliatti sull’ultima manovra provocatoria di Umberto. Umberto di Savoja , convinto dell'inevitabile sconfitta della dinastia , nell'impossibilità di impedire con un colpo di forza il voto del 2 giugno, tenta un ultimo trucco disperato per seminare confusione lanciando al Paese un proclama menzognero in cui promette un “secondo referendum” sulla questione istituzionale in caso di vittoria monarchica . Le masse popolari della Capitale pronte a rintuzzare la provocazione ; Un implacabile atto d’accusa . Il tradimento dei Savojanell’ epistolario ineditodi Giovanni Amendola ; Vane provocazioni dei lazzari del re alla vigilia del verdetto popolare che segnerà la fine della monarchia. Squadre monarchiche tentano di turbare l'ordine a Messina Bari, Crotone . Provvedimenti richiesti dai partiti democratici ; Uno schiaffo di Truman a Umberto. Il presidente degli SU smentisce sdegnosamente la voce monarchica diuna decorazione americana al Savoia che volle la guerra agli alleati ; Previsioni in base ai dati statistici. La Repubblica vincerà con oltre il 75% dei voti ; p.2- L’abito non fa il monaco. Falsi fedeli abbandonano la processione e assaltano una sede del P d'A . Gli assalitori avevano distribuito manifestini monarchici. L’inno di Mameli scambiato per un sacrilegio. Altre “azioni” monarchiche in città
«l’Unità», 2 giugno 1946 [pp.1-4 – numero intero] p.1- Titolo pagina : Italiano ! se vuoi per la tua Patria Pace Libertà e Lavoro. Vota per la Repubblica . Vota Partito comunista . Il Partito comunista è il tuo partito : è il partito del popolo e della Repubblica. La Monarchia è fascismo. La Repubblica è democrazia ; Palmiro Togliatti, Agli elettori ; p.2- Donne e uomini di Roma votate per i candidati comunisti [ biografie e foto ] ; p.3- Tutti per la Repubblica ; Niente più da fare per il monarca traditore. Umberto cacciato da Milano e da Venezia a salve di fischi. A Napoli intanto la schiera dei principotti sabaudi accumulacasse e masserizie pronta alla fuga all'estero. Una scandalosa truffa elettorale di Maria José ; La vendetta di Umberto. Una bomba contro “ l'Unità” e l' “Avanti” di Milano ; In difesa della pace religiosa e della concordia il Vaticano disapprova l’intromissione di taluni sacerdoti nella lotta politica in corso. Il Pontefice si rifiuta di ricevere Umberto ; “ Dobbiamo liberarci dalla dinastia sleale”. Le ambizioni dittatoriali di Umberto bollate da tutti i partiti del Piemonte. “ La promessa di un secondo referendum è una bassa manovra elettorale ; Gli intellettuali per la Repubblica . Nuove personalità della cultura aderiscono al manifesto lanciato dall' Unione Intellettuali contro la monarchia ; p.4- L’Italia è repubblicana. Al lavoro per la ricostruzione. Viva la Repubblica! Viva il Partito Comunista ! Ecco il fascismo. Ecco i frutti della guerra fascista. Ecco i Savoja complici del fascismo e della guerra fascista. Riscattiamo l'onore e la dignità della Patria, che i fascisti e i Savoja hanno gettato nel fango! Viva l'Italia ! Viva la Repubblica ! Viva il Partito comunista Italiano, il partito dei lavoratori!
«La Stampa», 1 giugno 1946 [p.1] Editoriale, Filippo Burzio, Il popolo italiano alle urne ; Alla vigilia della decisione. Un proclama del Re. Umberto II, riaffermata l’accettazione del referendum si dichiara disposto ad ammettere, in caso di vittoria monarchica, una nuova consultazione del Paese ; Quando avremo votato. Da lunedì ogni tre ore il Ministero annuncerà i risultati pervenuti. Quelli che hanno diritto di non votare. Elettrici, non datevi il rossetto, potreste sporcare la scheda e renderla nulla
«La Stampa», 2 giugno 1946 [p.1] Editoriale, a., L’ora decisiva. L’accesa polemica sul proclama del Re e il discorso del Papa caratterizzano l’appassionata vigilia elettorale. Perché sarebbe avvenuto un mutamento nell’opinione pubblica circa il problema istituzionale. Il popolo italiano accoglierà con tranquillità i risultati delle votazioni ; Vivace reazione comunista contro la mossa del Quirinale. Dichiarazioni di Togliatti e Nenni. Un progetto di manifestazioni di protesta fallito per recisa opposizione del ministro Reale ; Il re a Milano e Venezia. Ricevimento di autorità. Manifestazioni contrastanti di folla nella capitale lombarda . Un messaggio alle Tre Venezie ; La parola del Papa. In Italia e in Francia gli elettori decidono oggi della loro millenaria civiltà cristiana : dalle urne ne usciranno i campioni o i distruttori
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3 - 4 giugno
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Le operazioni di voto terminano alle ore 14 del 3 giugno. Il ministro degli interni non indica la percentuale dei votanti. Il presidente del Consiglio intervistato dai giornalisti si limita ad affermare genericamente che la partecipazione è stata alta , tra l’80 e l’85 % con punte estreme tra il 75 e il 90%. L’assenza di un dato certo sarà motivo di contestazione da parte dei monarchici e della lunga controversia fra il Governo e Umberto di Savoja . Nel pomeriggio –sera i giornali escono in edizione straordinaria annunciando la vittoria della Repubblica con un margine del 10%. Già quasi sicuri , invece, i risultati per l’Assemblea Costituente : primo partito la Democrazia cristiana seguita dal Partito socialista di unità proletaria, al secondo posto, e dal Partito comunista, al terzo . Una netta affermazione dei tre partiti di massa.
«l’Unità», 4 giugno 1946 [pp.1-2] p.1- Titolo pagina : Il popolo italiano ha parlato. Forte vittoria repubblicana nell’Italia centrale e settentrionale. Scarsi i dati dall’Italia meridionale. Grande affermazione nazionale del Partito comunista ; I primi orientamenti indicano in testa i tre partiti di massa; I risultati parziali sinora pervenuti ; Un esempio di disciplina e maturità democratica ; p.2- La Repubblica nei voti dell’ “intelligenza” italiana. Continuano le adesioni al “ Manifesto degli intellettuali” ; All'insegna della ranocchia. Due note sedi monarchiche centri di brogli elettorali. Tre irruzioni della Polizia nei locali dell’UMI e del Fronte monarchico giovanile. Due repubblicani forniscono le prove alla Questura. 2 giugno. Imbrogli e imbroglioni
«l’Unità», 5 giugno 1946 [p.1] Tre quarti dei voti sono già stati scrutinati. Si delinea la vittoria della Repubblica.Il Partito comunista italiano consolida il suo grande successo nazionale
«l’Unità», 4 giugno 1946 – Edizione straordinaria [pp.1-2] p.1- Titolo pagina: Prime indicazioni sull’esito del referendum. Repubblica 5.369.155 su un totale di 9 milioni e 330 mila voti. I risultati per le’elezione della Costituente assegnano alla Repubblica la vittoria con una buona maggioranza; La maggioranza repubblicana è in continuo aumento; I risultati parziali fino alle ore 19 di oggi; Nella circoscrizione di Roma si affermano i partiti di massa. Lotta per il secondo posto tra comunisti e repubblicani. Grandi vittorie comuniste in provincia; Ecco risultati definitivi in alcune città. Risultati parziali in alcuni capoluoghi; il Partito comunista è in testa nelle seguenti circoscrizioni; p.2- Il 14 giugno a Montecitorio. Proclamazione ufficiale dei risultati del referendum. Il 18 probabilmente conosceremo i nomi dei deputati alla Costituente. Il 29 si riunirà l’Assemblea e dopo l’elezione del capo provvisorio dello Stato, De Gasperi si dimetterà ; Tre attentatori a una sede del PCI sono stati arrestati questa mattina. Continuano le indagini per catturare tutta la banda
«l’Unità», 5 giugno 1946 [p.1] Titolo pagina : Tre quarti dei voti sono già stati scrutinati. Si delinea la vittoria della Repubblica . In base a indicazioni giunte alla Capitale nella giornata di ieri da tutte le regioni d’Italia la maggioranza repubblicana appare ormai netta. Il Partito comunista italiano consolida il suo grande successo nazionale; I risultati parziali fino alle ore 24 di ieri; Come hanno votato le regioni d’Italia; Ultim’ora; Il partito comunista è in testa nelle seguenti circoscrizioni
«La Nuova Stampa», 4 giugno 1946 [p.1] Titolo pagina : Giornata di libertà, di ordine, di civiltà. Le prime cifre rivelate dalle urne. Altissime percentuali di votanti in tutta Italia. Ancora una volta i tre partiti di massa sono in grande prevalenza. Nessuna previsione per ora sul referendum; Editoriale, a., Ha vinto la democrazia; Rispettare le decisioni della maggioranza. “Si tratta di salvare con quest’impegno l’unità morale oltre che l’unità politica del paese”; Nei collegi piemontesi; Milano e la Lombardia
«La Nuova Stampa», 5 giugno 1946 [p.1] Titolo pagina : 19 milioni di schede scrutinate. Affermazione della Democrazia cristiana la Repubblica sarebbe in vantaggio di 1. 200. 000 voti ; Editoriale, a. , I milionari e i poveri ; Il quadro elettorale fatto dall’on. Romita ; Piemonte, Lombardia , Liguria e Veneto ; Le isole ; Dall’Emilia alle Puglie ; Proclamazione al 13 giugno dei risultati del referendum ?
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5 giugno
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Il ministro degli Interni, Giuseppe Romita, nel pomeriggio legge i dati del referendum , praticamente definitivi, che danno per vincente la Repubblica con 12 milioni 182 mila voti mentre per la monarchia 10 milioni 362 mila voti. Alle 19 al Viminale si svolge la riunione di tutti i partiti che hanno partecipato alla consultazione. Presenti anche i dirigenti della CGIL. De Gasperi si compiace del modo in cui la « parte soccombente» ha accolto la notizia della sconfitta. Di Vittorio, segretario della CGIL propone di celebrare l’avvento della Repubblica con un giorno di festa nazionale, proposta alla quale aderisce lo stesso Enzo Selvaggi, sostenitore della monarchia. Alle 20 il radiomessaggio del presidente del Consiglio Alcide DE Gasperi.
«La Nuova Stampa», 5 giugno 1946 Affermazione della Democrazia cristiana la Repubblica sarebbe in vantaggio di 1.200.000 voti ,
«La Nuova Stampa», 6 giugno 1946 [p.1] Titolo pagina : E’ nata l’Italia Repubblicana . La famiglia reale s’imbarca per il Portogallo ; Editoriale, Filippo Burzio , L’esito del referendum ; L’annuncio al Quirinale e la partenza. La regina giunta a Napoli in aereo con i principini s’imbarca sul “Duca degli Abruzzi”. Il re resta a Roma fino al trapasso dei poteri che avverrà probabilmente sabato poi raggiungerà la famiglia a Lisbona. Gli altri principi si recheranno in Svizzera ; a. , Rinsaldare l’unità del Paese
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5-6 giugno
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Un gruppo di giuristi di Padova presenta ricorso sui dati del referendum sostenendo che i risultati comunicati dal ministro Romita non possono considerarsi definitivi in quanto secondo il decreto che definisce le modalità delle elezioni il risultato va calcolato sulla «maggioranza dei votanti», cifra non fornita dal ministro.
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A Napoli, si svolgono riunioni di vari esponenti monarchici si discute se opporsi militarmente all’instaurazione della repubblica. Fra i partecipanti i generali Giovanni Messe e Falanga. Infine si decide che non ci sono le condizioni per l’insurrezione.
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6 giugno
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A Napoli, una folla di monarchici assalta la caserma dei carabinieri di Capodimonte tentando di impadronirsi delle armi. Negli scontri, gli agenti uccidono con una raffica di mitra, il quattordicenne Carlo Russo e in seguito all’esplosione di una bomba muore Ciro Martino e 6 persone rimangono ferite.
«l’Unità», 7 giugno 1946 p.1- Editoriale, La nazione contro la fazione ; Tranne Umberto tutti i Savoia hanno lasciato l’Italia. L’ex re raggiungerà in aereo a Lisbona Maria Josè e i figli. Preparativi a Montecitorio per la solenne proclamazione della Repubblica ; Tentativi di provocazione a Napoli sventati dalle forze dell’ordine. Una circolare di Romita ai Prefetti perché siano prese severe disposizioni contro i perturbatori dello legalità democratica ; Un odg del CLN triestino. Trieste saluta la vittoria repubblicana; I nostri compagni alla Costituente . I deputati comunisti per i collegi della Toscana; pp.1-2-La stampa mondiale saluta la democrazia italiana. Unanime simpatia internazionale per la vittoria della Repubblica in Italia. Il “Manchester Guardian” ed il “News Chronicle” chiedono che l’Italia abbia oraun giusto e sollecito trattato di pace; p.2- Si delinea la composizione della Assemblea Costituente. Scoccimarro, Negarville e Pajetta deputati ; Arditi d’Italia. L’arresto di diciotto membri dì un nucleo monarchico fascista. È imminente l'arresto degli assalitori di Monte Mario
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7 giugno
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Giovanni Cassandro, neo segretario de Partito liberale (PLI) informa l’ex segretario liberale Leone Cattani, ora ministro dei Lavori pubblici, del ricorso presentato dai giuristi padovani
Cattani si reca dal presidente del Consiglio De Gasperi per discutere sull’interpretazione del decreto.
A Napoli Andrea Finocchiaro Aprile leader dei separatisti siciliani s’incontra con vari esponenti monarchici per verificare la possibilità di un’azione comune a favore della monarchia.
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8 giugno
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A Napoli, nel corso di nuovi scontri, la polizia uccide Gaetano D’Alessandro di 16 anni, che manifestava a favore della monarchia.
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Vincenzo Selvaggi, segretario del Partito democratico italiano scrive a De Gasperi a sostegno delle tesi avanzate dai docenti universitari padovani sul quorum. In una seconda lettera, inviata 12 ore più tardi, propone di subordinare la «formazione di un eventuale governo provvisorio repubblicano ad un impegno, solennemente preso da tutti i partiti e garantito internazionalmente, di sottoporre a nuovo e regolare referendum il problema istituzionale».
«l’Unità», 8 giugno 1946 [pp.1-2] p.1- La Nazione attende con fermezza serena e nella letizia il gesto solenne. Stasera la Corte di Cassazione proclamerà la Repubblica. Febbrile lavoro a Montecitorio. La partenza dell'ex re prevista per questa notte . Scrupoli di Cattani senza alcun fondamento giuridico ; Editoriale , Mario Alicata , Smetterla di cercar grane ; Il Partito comunista nella vittoriosa lotta elettorale lettera di Palmiro Togliatti alle organizzazioni del partito e a tutti i compagni ; Per la pacificazione e la concordia di tutti gli italiani. Un largo provvedimento di amnistia celebrerà avvento della Repubblica. Il decreto preparato dal Ministro della Giustizia Togliatti prevede una amnistia anche per i reati politici ; Contro la pacificazione e l’unità nazionale. Nuove provocazioni di teppisti per turbare l’ ordine a Napoli. Un soldato e un prete uccisi dalla violenza dei “ lazzari ” , la forza pubblica ristabilisce prontamente la calma. I fuori-legge sconfessati anche dai capi monarchici ; I primi nomi dei deputati dell’Assemblea Costituente ; p.2- I deputati comunisti eletti a Siena- Arezzo-Grosseto ; Da via dei Gracchi a via del Bufalo. L’ “ Associazione Arditi d’Italia” smascherata dall’Ufficio politico. Uomini politici e generali coinvolti nello scandalo ; Dichiarazioni del ministro della Guerra. “ L’Esercito unirà sotto la repubblica gli italiani al servizio della patria”
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Togliatti, ministro di Grazia e Giustizia presenta al consiglio dei ministri il progetto di legge sull’amnistia per i reati commessi nel periodo bellico ad eccezione di quelli relativi a « sevizie particolarmente efferate». Sarà approvato dal consiglio dei ministri il 21 giugno.
«l’Unità», 9 giugno 1946 [p.1] Al Consiglio dei ministri. Togliatti presenta al governo il nuovo progetto di amnistia. L’atto di clemenza che saluterà l'avvento della Repubblica prevede oltre ad un'amnistia un condono di 3 anni per reati comuni e politici
«l’Unità», 22 giugno 1946 [p.1] Editoriale, Generosità e forza ; Giustizia repubblicana. L’amnistia della pacificazione approvata dal Consiglio dei ministri. Il decreto prevede un amnistia : a) per i reati Comuni fino a 5 anni; b) per i delitti politici commessi dopo la Liberazione; e) per i reati di “ atti rilevanti” e “collaborazionismo” purché non si tratti di persone rivestite di elevata responsabilità civile o militare o di casi di strage, sevizie, saccheggio o di omicidio a scopo di lucro. Per tutti i delitti politici è prevista la commutazione della pena di morte in ergastolo e dell'ergastolo nella pena, a 30 anni. Una larga amnistia per i reali finanziari e condono per le pene pecuniarie in materia finanziaria. L’amnistia riguarda i reati commessi fino al diciotto giugno ; Il testo dell’amnistia
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8 giugno
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«l’Unità», 9 giugno 1946 [p.1] Editoriale , Mario Alicata , Legittimismo e provocazione ; Entro ventiquattrore la Repubblica sarà proclamata a Montecitorio. Il Consiglio dei Ministri per l'immediata proclamazione dei risultati .Tutti i verbali, tranne due, sono arrivati . Una dichiarazione di Brosio sul passo di Cattani e Cassandro. La Festa della Repubblica seguirà la proclamazione ; Un commento di Radio Mosca sulle elezioni italiane. Con la vittoria della Repubblica è nata la nuova Italia democratica. Nonostante l'impiego di tutte le risorse di cui dispongono i magnati della finanza, dell'industria e della terra, nonostante le provocazioni fasciste, nonostante l'appoggio del Vaticano e le complicità straniere, il popolo ha stroncato “ l'offensiva anticomunista” ; Il Governo americano si congratula con l'Italia per la vittoria democratica del 2 giugno. Telegrammi di esultanza del Free Italy American Council, degli emigrati italiani in Francia e dei prigionieri italiani in Jugoslavia
«La Nuova Stampa», 9 giugno 1946 [p.1] Editoriale, Filippo Burzio, Primo sguardo d’insieme ; La Repubblica proclamata oggi ? Le linee generali dell’amnistia illustrate da Togliatti al Consiglio dei ministri ; Inquietudini e mosse false. Un rifiuto di Stone ai monarchici che chiedevano la revisione di verbali e schede. Felicitazioni degli SU e della Francia per lo svolgimento e l’esito della consultazione popolare
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10 giugno
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Il presidente della Corte di cassazione Giuseppe Pagano comunica che la Repubblica ha ottenuto 12.718.019 voti contro i 10.709.423 della monarchia e dichiara che la Corte, secondo le norme stabilite dall’art.19 del d. lgt. 23 aprile 1946 nr.1219, emetterà in altra adunanza il giudizio definitivo sulle contestazioni presentate. Precisa che integrerà il risultato con i dati delle sezioni ancora mancanti. Al momento della comunicazione di Pagano mancano ancora 118 sezioni. La proclamazione ufficiale è così rinviata
Dopo la conclusione della seduta della Cassazione, Alcide De Gasperi si reca al Quirinale per definire egualmente con il Re la questione istituzionale. Umberto II si rifiuta affermando che: «La Corte ha rinviato a un secondo tempo la proclamazione dei risultati definitivi» e giudica una illegalità la proclamazione di un governo provvisorio repubblicano è un’illegalità.
Il direttivo della Cgil, riunito in via straordinaria, si pronuncia a sostegno del governo nella difesa della legalità democratica e decide l’astensione generale dal lavoro per l’11 giugnoper festeggiare l’avvento della Repubblica
«l’Unità», 11 giugno 1946 [p.1] Titolo : I circoli reazionari monarchici tentano l’ultima provocazione. La Corte di cassazione ha proclamato i risultati del referendum istituzionale ma Umberto si rifiuta di partire. Oggi tutta l’Italia celebra la festa della Repubblica ; Editoriale Sapremo difendere la vittoria del popolo; Il comunicato del governo; Le deliberazioni del Consiglio dei ministri ; Un grande comizio popolare per l'avvento della Repubblica ; Astensione generale dal lavoro decisa dalla CGIL
«La Nuova Stampa»,11 giugno 1946 [p.1] Titolo pagina : Dopo una giornata di drammatici avvenimenti. Il Governo sanziona la vittoria repubblicana. Un appello al civismo di tutti gli italiani perché, consapevoli del loro buon diritto, non si prestino a provocazioni faziose, nella sicurezza che nessuno potrà strappar loro la vittoria raggiunta nella legalità. Proposte dilazionatrici del re respinte dal Consiglio dei ministri protrattosi per gran parte della notte. Oggi giornata festiva ; I risultati del referendum dalla proclamati dalla Cassazione. La solenne cerimonia nella sala della Lupa a Montecitorio. Numerosi colloqui di autorità col re. Continua accesa la polemica istituzionale ; Le cifre ; Nuovi incidenti nelle vie di Napoli
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11 giugno |
Alcide De Gasperi incontra l’ammiraglio Ellery Stone e l’ambasciatore britannico Noel Charles che gli confermano il loro punto di vista: la pronuncia della Cassazione non chiarisce a sufficienza chi è il vincitore delle elezioni referendarie.
Alle 12 consiglio dei ministri la discussione si concentra sul compromesso da proporre ad Umberto di Savoia. Alle 13 De Gasperi è al Viminale dal re che insiste nella proposta di aspettare l’esito del pronunciamento definitivo della Cassazione. La risposta del presidente del Consiglio è negativa. Di frante a questa posizione Umberto si ritiene libero di affidare l’incarico per il nuovo governo, che De Gasperi non vuole accettare, ad una personalità da lui indicata. Tuttavia l’incontro è aggiornato alle 16. Umberto si presenta con più di un’ora di ritardo e si dimostra ancora incerto sulla risposta da dare al presidente del Consiglio che replica con durezza invitandolo a non fare passi falsi che comprometterebbero per sempre la «sua reputazione»
Subito dopo l’incontro nuova riunione del Consiglio dei ministri per esaminare il da farsi
Alle 23 contatti telefonici fra De Gasperi e il Quirinale.
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11 giugno |
Imponente manifestazione repubblicana a Roma. Oltre trecentomila cittadini sfilano per le vie della città. A piazza del Popolo il ministro degli Interni, Giuseppe Romita parla a nome di tutti i partiti del governo.
A Napoli, martedì 11 ore 19 un corteo di dimostranti monarchici marcia su via Medina la via dove si trova la sede della Federazione napoletana del PCI. Ad una finestra : la bandiera rossa e il tricolore senza lo stemma sabaudo. I manifestanti sfondano il portone entrando all’interno. Nel tentativo di strapparle le bandiere muore Mario Fioretti , colpito da colpi di arma da fuoco, secondo alcune testimonianze partiti dalla federazione comunista per altre da agenti accorsi per cacciare gli assalitori. Scontri violenti con carabinieri e polizia . Dalle vie di Napoli accorrono altri dimostranti. La polizia spara uccidendo Michele Pappalardo, Felice Chirico, Guido Beninanto , Vincenzo di Guida , Francesco D’Azzo e Ida Cavalieri. Più di cento i feriti fra i dimostranti e 14 fra carabinieri , polizia e soldati. Enzo Selvaggi sul quotidiano « Italia Nuova» accuserà il sottosegretario comunista Giorgio Amendola , presente a Napoli per un comizio repubblicano, di aver dato l’ordine alle forze dell’ordine di sparare e per questo essere stato arrestato dalla polizia alleata e poi rilasciato per l’intervento delle autorità italiane. « l’Unità» , a sua volta, definirà infondata la notizia dell’arresto e respingerà le accuse.
Gli scontri di Napoli nel ricordo di Giorgio Napolitano sui fatti di Napoli video da RaiStoria
E. Clerici, Le giornate della fedeltà monarchica (6-11 giugno 1946), Gastaldi editore, Milano, 1971. C. A. Del Papa, La repubblica nasce nel sangue, Tribuna Politica editore, Napoli, 1997. Marco Demarco, L'altra metà della storia: spunti e riflessioni su Napoli da Lauro a Bassolino, Guida Editori, 2007
«l’Unità», 12 giugno 1946[p.1-p.2] p.1- Titolo pagina : L'Italia e' Repubblica: fuori l'ultimo Savoja dal territorio nazionale! Il popolo di Roma acclama la Repubblica e condanna la ribellione alla legge dell’ ex re. Dinanzi al rifiuto dell'ex re di abbandonare il territorio nazionale viene proposta la convocazione immediata della Costituente. La festa della Repubblica celebrata da milioni di cittadini. Tutto l'appoggio del popolo al Governo democratico per la difesa della legalità repubblicana ; Editoriale Il fuorilegge del Quirinale ; Per la difesa della Repubblica contro le provocazioni monarchiche [comunicato della Direzione del PCI ] ; La Direzione del PSI in difesa della Repubblica; Trecentomila romani salutano il tricolore repubblicano al Viminale. Il governo presenzia dal balcone del Ministero alla sfilata del grande corteo popolare Le imponenti. manifestazioni repubblicane del Settentrione e del Mezzogiorno pp.1-2- Dopo il gesto fedigrafo di Umberto. Il Consiglio dei ministri siede da due giorni in permanenza. I partiti repubblicani coordinano la propria azione ; Luttuoso epilogo di una dinastia infame. Le strade di Napoli ancora insanguinale dai Savoja. 7 morti e 60 feriti in un tentativo di aggressione allaFederazione Comunista. La polizia respinge gli assalitori. Oggi grande manifestazione repubblicana ; p.2- Milioni di Italiani manifestano per la Repubblica ; Festa della libertà Il popolo a celebrato i’11 giugno ballando sino a notte nelle strade [ cronaca di Roma]
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11 giugno |
Il direttivo della CGIL, riunito in via straordinaria, si pronuncia a «sostegno del governo nella difesa della legalità democratica».
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Umberto II , con una lettera consegnata nella mattinata da Falcone Lucifero a De Gasperi, conferma la sua « decisa volontà di rispettare il responso del popolo italiano espresso dagli elettori votanti, quale risulterà dagli accertamenti e dal giudizio definitivo della Suprema Corte di cassazione, chiamata per legge a consacrarlo». Alle 21.00 il Consiglio dei ministri presieduto da Alcide De Gasperi approva un documento, diramato alle ore 0,1 del 13 giugno, in cui riafferma che « la proclamazione dei risultati del referendum … ha portato automaticamente all’instaurazione di un regime transitorio durante il quale … l’esercizio delle funzioni del capo dello Stato spetta ope legis al presidente del Consiglio in carica ».
Alle 22.00, l’edizione straordinaria del «Giornale della sera» pubblica il documento integrale di Umberto II che accusa il governo De Gasperi di avere «in spregio alle leggi e al potere indipendente e sovrano della magistratura (…) compiuto un gesto rivoluzionario, assumendo con atto unilaterale e arbitrario poteri che non gli spettano».
«l’Unità», 13 giugno 1946 p.1- Titolo: In risposta all’atteggiamento illegale dell’ex re. Il governo riafferma che i poteri del capo dello Stato spettano oramai al presidente del Consiglio. In una lettera equivoca e temporeggiatrice al presidente del Consiglio Umberto Savoja afferma di voler rispettare il responso . L’ex re ha lasciato ieri notte la capitale ; Editoriale, Palmiro Togliatti Umberto se ne deve andare ; Comunicato del Consiglio dei ministri . La CGIL si dispone a mobilitare le organizzazioni dei lavoratori in difesa della legalità repubblicana ; La riunione al Viminale ; Convocazione straordinaria del Comitato direttivo della CGIL ; “ Umberto lasci il suolo d’Italia”. Appoggio dei Sindacati al Governoin difesa della Repubblica . Ordini del giorno della Federazione nazionale ferrovieri, della Federterra provinciale di Ravenna, della Camera del Lavoro di Milano. I Congressi sindacali sospesi fino al chiarimento della situazione ; L’opinione pubblica internazionale è contro il fuorilegge del Quirinale. La slealtà di Umbertobollata dal “ Times “. “ Il verdetto popolare è stato pronunciato, e qualsiasi tentativodi ritardarne l'applicazione contrasta con i principi! Democraticie minaccia le speranze dell'Italia e il suo avvenire “ ; p.2-Tentativo provocatorio monarchico miseramente fallito a P. del Popolo. Spalla a spalla con la Polizia e coi Carabinieri i liberi cittadini romani stroncano un ignobile tentativo dei lazzari dell'ex-re di provocare conflitti irati fratricidi per le vie della città ; Un altro caso vergognoso. Il capo dell’UMI Ribera fermato per oltraggio a De Gasperi. Il losco esponente monarchico che ha sputato contro il presidente del Consiglio, è un pregiudicato comune già internato al manicomio ; Sospensione del lavoro a Napoli per protesta contro le provocazioni. Arresto di dirigenti del Centro monarchico responsabili dell'azione criminosa di ieri. Calma completa nella città. Smentite alle notizie infondate sul sottosegretario Amendola ; Le provocazioni di Taranto rintuzzale dall'energia delle masse lavoranti
«La Nuova Stampa»,13 giugno 1946 [p.1] Titolo pagina : Le drammatiche giornate romane. I poteri del capo dello Stato assunti dal presidente del Consiglio. Un appello del governo ai cittadini per la pacificazione e l’unità nazionale. Una lettera di Umberto II a De Gasperi : “ Possiamo ancora collaborare per quanto è veramente indispensabile : l’unità d’Italia”. Il re lascerebbe Roma stamane, restando in attesa del definitivo giudizio della corte suprema ; Per 48 ore il Consiglio dei ministri è rimasto in seduta quasi continua ; I torbidi di Napoli. La giornata celebrativa funestata da luttuosi conflitti : cinque morti e settanta feriti. Severe disposizioni : tutte manifestazioni proibite. Rastrellamenti e arresti ; Una dichiarazione inglese. Nessuna ingerenza in Italia. Un commento del “ Times” : “ Non si guadagna nulla prolungando l’attuale stato di tensione”
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12- 13 giugno
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Nella notte si teme un colpo di Stato da parte dei monarchici.
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13 giugno |
Nasce il Partito nazionale monarchico . La « Concentrazione nazionale democratica liberale», che si è presentata alle elezioni del 2 giugno con il «Partito democratico italiano» ( PDI) nella lista «Blocco nazionale della libertà» ( 2,8% e 16 seggi) , unendosi con altre associazione monarchiche dà vita al Partito nazionale monarchico ( PNM). Fondatore e primo segretario Alfredo Covelli. Il Partito democratico italiano , a sua volta , nel settembre 1946 confluirà nel Partito liberale italiano ( PLI).
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13 giugno
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Alle 16,08 Umberto di Savoja raggiunge l’aeroporto di Ciampino e su areo Marchetti parte alla volta di Oporto in Portogallo . Come ultimo atto un messaggio alla nazione in cui afferma che «non volendo opporre la forza al sopruso, né rendermi complice dell'illegalità che il governo ha commesso, io lascio il suolo del mio paese, nella speranza di scongiurare agli italiani nuovi lutti e nuovi dolori».
«l’Unità», 14 giugno 1946 [p.1] Titolo pagina : Il ribelle del Quirinale si è dovuto piegare ai legittimi diritti della sovranità popolare. L’ultimo dei Savoia se n’ è andato. Presa visione dell'ultimo appello provocatorio lanciato da Umberto Savoia, la segreteria del Partito Comunista chiede l'immediata convocazione del Governo e l'adozione di severe misure contro l'ex sovrano e e contro i complici che hanno preparato e favorito il gesto fazioso. La Presidenza del Consiglio definisce fazioso e menzognero il documento firmato dall'ex re ; Editoriale , Al bando! ; Comunicato della segreteria del PCI ; Umberto provocatore smascherato dalla Presidenza del Consiglio ; La partenza del re ; La legalità repubblicana sarà difesa da tutti i lavoratori italiani.La convocazione straordinaria della CGIL sospesa in seguito alla partenza dell'ex re ; Una inaudita menzogna monarchica. Smentita alle dimissioni del presidente Pagano
«La Nuova Stampa»,14 giugno 1946 [p.1] Titolo pagina : Chiarimento nell’atmosfera della Nazione. Umberto II ha lasciato l’Italia. Ieri alle 16 partenza in aereo per Lisbona. La bandiera che dal 1870 sventolava sul Quirinale ammainata. Un proclama polemico dell’ex sovrano e una particolareggiata risposta del Governo. Oggi alle 13 alla radio De Gasperi parlerà agli Italiani ; La messa a punto della presidenza del Consiglio
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15 giugno
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Alle 13 alla radio il messaggio del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi agli italiani
«l’Unità», 15 giugno 1946 [p.1] La Repubblica vittoriosa saprà' stroncare ogni altro tentativo sedizioso. Cacciato via il ribelle provocatore la calma ritorna nell’Italia repubblicana . Mentre all'aeroporto di Lisbona i servi dell’ex re sbavavano , nuove provocazioni , i partiti democratici e le masse popolari guardano all'Assemblea Costituente ed alla ricostruzione del nostro Paese ; Editoriale Mario Alicata, L’Italia ha vinto ; “ In nome del popolo italiano” nuova intestazione delle sentenze ; Il discorso del capo provvisorio dello Stato. La Costituente creerà una Repubblica di tutti che saprà difendersi senza perseguitare ; 105 deputati comunisti all’ Assemblea Costituente. Mancano ancora i dati di una circoscrizione e del collegio nazionale . Palmiro Togliatti è stato eletto in tre circoscrizioni ; Un colloquio De Gasperi-Nenni-Togliatti ; Una dichiarazione del PRI . Il nuovo Governo dovrà fondarsi sull’unità dei tre partiti di massa «l’Unità», 16 giugno 1946 [pp.1-4 – numero intero] p.1- Editorale Mario Alicata , Il Mezzogiorno e la Repubblica ; La magistratura infrange le manovre contro la sovranità popolare. La suprema corte respinge un ricorso che chiedeva l’annullamento del referendum . I risultati definitivi saranno comunicati il 18 giugno. Il ministero della Giustizia smentisce di aver scelto 200 magistrati per le operazioni di spoglio. La notizia delle dimissioni di Cattani infondata ; 15 eminenti giuristi confutano il “ricorso Selvaggi”. L'espressione "maggioranza degli elettori votanti» deve intendersi i come maggioranza dei voti . La proclamazione del referendum è regolata dalla legge 219 che parla di “voti validi” ; p.2- Vasta operazione dell’UP. Una radio trasmittente scoperta e sette fascisti arrestati ; p.3- Laura Ingrao, Il tricolore è nato repubblicano. E' quello delle barricale di Milano e di Bologna, delle giornate di Brescia e di Roma ed è soprattutto simbolo di ciò che la “Giovane Italia” propugnò costantemente : Unità, indipendenza e Repubblica ; Dalle elezioni del 1848 a quelle del 1946 ; p.4- La Repubblica assicura all'Italiapace, progresso,libertà e lavoro. Un odg dei partiti repubblicanie una mozione dell’UDI e dell’ANPI
«La Nuova Stampa»,16 giugno 1946 [p.1] a., Usciti fuor del pelago. Quel che è accaduto. Dalle aspre polemiche e dalle voci allarmistiche alle invocazioni di concordia e di unità. In attesa del responso della Corte di Cassazione ; Riepilogo ufficiale. I voti e i seggi ; Verso il nuovo Governo. Il lavorio politico è ripreso oggi. “ De Gasperi potrà formare il Gabinetto – dichiara Nenni –in 24 ore”
«La Nuova Stampa», 15 giugno 1946 [p.1] Titolo : La repubblica inizia il cammino. L’appello di De Gasperi agli italiani per la riconciliazione e il lavoro costruttivo ; Editoriale, Filippo Burzio, Parole umane ; Calma in tutto il Paese. Perfetta disciplina delle forze armate. Colloquio di De Gasperi con Stone. I socialisti e il futuro governo ; Dalla polemica sul referendum all’imperativo della Patria ; Umberto a Cintra. La sosta a Barcellona. “ Ho pianto nel lasciare Roma”. L’importanza che l’ ex re attribuisce al suo proclama
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18 giugno
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Alle ore 18 la Corte proclama la Repubblica che ha vinto sulla monarchia con un vantaggio di 2 milioni di voti : 12. 717.925 contro 10.719. 284. Respinto il ricorso presentato da Selvaggi.
«l’Unità», 18 giugno 1946 [p.1] La suprema Corte ha concluso i suoi lavori . I risultati definitivi confermano la larga maggioranza ottenuta dalla Repubblica . 13 deputati comunisti eletti nel collegio unico nazionale ;
«l’Unità», 19 giugno 1946 [pp.1-4 – numero intero] p.1- Editorale Mario Alicata , Il Mezzogiorno e la Repubblica ; La magistratura infrange le manovre contro la sovranità popolare. La suprema corte respinge un ricorso che chiedeva l’annullamento del referendum . I risultati definitivi saranno comunicati il 18 giugno. Il ministero della Giustizia smentisce di aver scelto 200 magistrati per le operazioni di spoglio. La notizia delle dimissioni di Cattani infondata ; 15 eminenti giuristi confutano il “ricorso Selvaggi”. L'espressione "maggioranza degli elettori votanti» deve intendersi i come maggioranza dei voti . La proclamazione del referendum è regolata dalla legge 219 che parla di “voti validi” ; p.2- Vasta operazione dell’UP. Una radio trasmittente scoperta e sette fascisti arrestati ; p.3- Laura Ingrao,Il tricolore è nato repubblicano. E' quello delle barricale di Milano e di Bologna, delle giornate di Brescia e di Roma ed è soprattutto simbolo di ciò che la “Giovane Italia” propugnò costantemente : Unità, indipendenza e Repubblica ; Dalle elezioni del 1848 a quelle del 1946 ; p.4- La Repubblica assicura all'Italiapace, progresso,libertà e lavoro. Un odg dei partiti repubblicanie una mozione dell’UDI e dell’ANPI
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21 giugno |
Il Consiglio dei ministri approva il testo del disegno di legge sull’amnistia e indulto per i reati comuni, politici e militari presentato da Palmiro Togliatti , ministro di Grazia e Giustizia , nella seduta dell’8 giugno.
«l’Unità», 22 giugno 1946[p.1] Editoriale, Generosità e forza ; Giustizia repubblicana. L’amnistia della pacificazione approvata dal Consiglio dei ministri. Il decreto prevede un amnistia : a) per i reati Comuni fino a 5 anni; b) per i delitti politici commessi dopo la Liberazione; e) per i reati di “ atti rilevanti” e “collaborazionismo” purché non si tratti di persone rivestite di elevata responsabilità civile o militare o di casi di strage, sevizie, saccheggio o di omicidio a scopo di lucro. Per tutti i delitti politici è prevista la commutazione della pena di morte in ergastolo e dell'ergastolo nella pena, a 30 anni. Una larga amnistia per i reali finanziari e condono per le pene pecuniarie in materia finanziaria. L’amnistia riguarda i reati commessi fino al diciotto giugno ; Il testo dell’amnistia
«l’Unità», 23 giugno 1946 [p.1] Il testo del decreto di amnistia e indulto
«l’Unità», 25 giugno 1946 [p.1] Per una rapida approvazione dell’atto di clemenza. La relazione di Togliatti sul decreto di amnistia
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21 giugno |
Con una deliberazione di tutti i partiti aderenti si sciolgono i Comitati di Liberazione nazionale
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21-22 giugno
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PCI - La Direzione si pronuncia per un governo fondato sui tre principali partiti di massa con un preciso programma politico economico e sociale. Il 23 si riuniranno le delegazioni del PCI e del PSI.
«l’Unità», 22 giugno 1946 [p.1] I lavori della Direzione del Partito comunista
«l’Unità», 23 giugno 1946 [p.1] La Direzione del PCI ha concluso i suoi lavori . Un governo di unità repubblicana risponde ai bisogni attuali dell’ Italia. Il nuovo governo dovrà consolidare il regime repubblicano ottenere al Paese le migliori condizioni di pace , sollevare con misure economiche e sociali urgenti le misere condizioni dei lavoratori , svincolare l’attività produttiva , lottare contro la disoccupazione, iniziare le riforme di struttura . Il PCI darà la sua adesione ad un governo fondato sui tre partiti di massa con un preciso programma politico economico e sociale ; Comunicato della Direzione [testo]
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23 giugno |
PCI – PSI – Si riuniscono le delegazioni dei due partiti formate rispettivamente da Palmiro Togliatti, Luigi Longo, Mauro Scoccimarro, Agostino Novella e Emilio Sereni per il PCI , Pietro Nenni, Ivan Matteo Lombardo , Sandro Pertini, Luigi Cacciatore e Simonini per il PSI. Al termine il comunicato congiunto afferma che i due partiti hanno posizioni «sostanzialmente analoghe» sulla formazione del nuovo governo che deve rispecchiare i risultati delle elezioni e caratterizzarsi per un programma e una struttura che riscuota la fiducia della maggioranza del paese . Nella riunione le due delegazioni concordano sulla necessità di rinnovare e aggiornare il Patto di unità d’azione fra i due partiti. L’approvazione del nuovo testo avverrà il 24 ottobre in una nuova riunione delle due Direzioni.
«l’Unità», 23 giugno 1946 [p.1-p.4] Per la formazione del nuovo governo. Stamane si incontrano le delegazioni del Partito socialista e del Partito comunista. La Direzione del Partito socialista ha giudicato “ stravagante” l’ipotesi di un governo a due con i democristiani. De Gasperi deluso. I liberali si affannano a discutere di nottetempo non si sa bene su che cosa
«l’Unità», 25 giugno 1946 [p.1] Fervida vigilia [ nel corpo dell’articolo il testo del comunicato PCI_PSI ]
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Si insedia l'Assemblea Costituente |
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25 giugno
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Vittorio Emanuele Orlando apre i lavori dell’ Assemblea Costituente. Giuseppe Saragat ( PSIUP) è eletto presidente dell’Assemblea, 401 voti su 468 votanti. Vicepresidenti: Umberto Terracini (PCI); Conti (PRI), Micheli e Pecorari (DC). Il 26 giugno Saragat pronuncia il discorso d’insediamento e successivamente dà formale atto del pronunciamento della Corte di Cassazione sulla vittoria della Repubblica.
Assemblea Costituente, Seduta n. 1 - 25 giugno 1946
Seduta n. 2 - 26 giugno 1946
«l’Unità», 25 giugno 1946 [p.1] Link esistente Titolo pagina : Un avvenimento storico : una grande conquista popolare. La Costituente inizia oggi i suoi lavori per l’ edificazione del nuovo Stato Repubblicano. Intensa attività politica alla vigilia della prima seduta dell'Assemblea. Costituzione del gruppo parlamentare comunista . Riunioni dei deputati socialisti, democristiani, repubblicani e demolaburisti . Giuseppe Saragat proposto dai socialisti per la presidenza della Costituente . Crisi in seno al Partito liberale . Il rinnovamento del patto d’unità d’azione deciso dalle delegazioni dei partiti socialisti e comunisti ; Editoriale , Verso l’avvenire ; A Montecitorio. Fervida vigilia ; Per la ripresa produttiva del Paese. Il Consiglio dei Ministri approva i progetti Scoccimarro di perequazione fiscale Stanziamento di 6 miliardi per contributi agli agricoltori
«l’Unità», 26 giugno 1946 [p.1] Prima giornata a Montecitorio . L'Assemblea Costituente apre i suoi lavori al grido di “Viva la Repubblica ! “ -"Viva l'Italia ! ”. Saragat eletto presidente dell’ Assemblea, Umberto Terracini vice con Conti (repubblicano),Micheli e Pecorari (democristiani). L'elezione degli otto segretari e dei tre questori
«l’Unità», 27 giugno 1946 [p.1] I lavori dell’Assemblea Costituente. Domani il Capo dello Stato sarà eletto dall’ Assemblea. Saragat si insedia alla presidenza a della Costituente e , dopo aver pronunciato il suo discorso di saluto, dà formale atto, tra la a commozione dell'Assemblea e del pubblico , delle comunicazioni della Corte di Cassazione che solennemente consacrano la nascita della Repubblica italiana. Consultazioni dei gruppi comunista, socialista e democristiano
«La Nuova Stampa», 25 giugno 1946 [p.1] a., La Nazione elabora i suoi nuovi destini. Oggi si apre la Costituente. Saragat designato dai socialisti alla presidenza dell’Assemblea. Nulla di deciso per il presidente della Repubblica. Socialisti e comunisti rinnovano di fronte al problema della formazione del Governo e della maggioranza il loro patto di unità d’azione ; Grande vigilia a Montecitorio. 479 deputati nell’aula e 2000 invitati nelle tribune. Le manovre per la composizione del governo e l’assegnazione dei dicasteri
«La Nuova Stampa», 26 giugno 1946 [p.1] Titolo pagina : La Costituente inizia il suo lavoro. Orlando e De Gasperi invocano la concordia di fronte alla minaccia di una patria che mutilerebbe la Patria ; a. , Il compito ; Saragat nominato presidente. Unanimi grandi applausi agli appassionati discorsi del decano e del presidente del Consiglio. Assistono i rappresentanti alleati e il corpo diplomatico. Le tribune rigurgitanti. La presa di posizione dei settori : uno solo all’estrema destra. Chiome e toilettes femminili nel grigiore dell’aula ; Le ultime ore dell’esarchia. Domani De Gasperi rassegnerà le dimissioni dell’attuale Gabinetto. Per il nuovo, nessun sviluppo nelle trattative. Croce non accetta la presidenza della Repubblica. Un incontro “ casuale” dei tre leaders che non è avvenuto
«La Nuova Stampa», 27 giugno 1946 [p.1] a., La Costituente consacra l’avvento della Repubblica. Il discorso di Saragat nell’assumere la presidenza dell’Assemblea : le rivendicazioni delle classi diseredate e l’intangibilità di una giusta frontiera. Domani nomina del capo dello Stato
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26 giugno |
«l’Unità» pubblica le proposte del PCI per il programma del nuovo Governo
«l’Unità», 26 giugno 1946 [pp.1-2]
Proposte del partito comunista per un programma immediato di Governo |
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Enrico De Nicola capo provvisorio dello Stato
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28 giugno
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Enrico De Nicola al primo scrutinio è eletto capo provvisorio dello Stato , 396 voti su 501 votanti.
Biografia Messaggio all’Assemblea Costituente, Assemblea Costituente, seduta n. 4, 15 luglio
«l’Unità», 28 giugno 1946 [p.1] Ancora nessun accordo sul capo dello Stato. A Montecitorio si va per le lunghe
«l’Unità», 29 giugno 1946 [pp.1-2] p.1- Titolo pagina : Il primo cittadino della Repubblica italiana.Enrico De Nicola capo dello Stato. L’on. De Nicola è stato eletto a grande maggioranza: 396 voti su 504 votanti -Un applauso unanimedell'Assemblea ha salutato la proclamazione dei risultati dell'elezione . L’ on. Gasperi protestaa nome del Governo per l'annessione di Briga e Tenda alla Francia . Tutti i partiti si associano. Oggi il Governo presenterà le dimissioni al nuovo capo dello Stato ; Editoriale, Mario Alicata , Simbolo di unità ; A Montecitorio ; Per la ricostruzione politica ed economica del Paese [ documento sul governo dei deputati PCI ] ; Michele Pellicani , A Torre del Greco con l’on. D e Nicola. Una grande manifestazione popolare al nuovo Capodello Stato . De Nicola bacia il Tricolore repubblicano ; pp.1-2- La dichiarazione dell'on. De Gasperi sulla cessione di Briga e Tenda ; p.2- Enrico De Nicola [ biografia]
«La Nuova Stampa», 28 giugno 1946 [p.1] Editoriale, Emilio Crosa, Il Governo e la Costituente ; Alla ricerca del presidente. Serrato giuoco politico. La rosa dei candidati è sempre la stessa. Il nome di De Nicola incontra minori resistenze. Stamane le trattative continueranno e nel pomeriggio la Costituente dovrà decidere
«La Nuova Stampa», 29 giugno 1946 [p.1] La seduta della Costituente. De Nicola capo dello Stato. L’Assemblea solidale con il Governo esprime il suo profondo accoramento per le mutilazioni territoriali chieste e ottenute dalla Francia ai nostri danni ; a., Un uomo e una situazione
«La Nuova Stampa», 30 giugno 1946 [p.1] a., L’accettazione di De Nicola. Viva gioia tra i napoletani : la villa invasa nella notte tra canti e suoni. Il colloquio del presidente con Croce e la telefonata di Saragat. Roma in attesa. Dove risiederà : al Quirinale o in un palazzo privato ? Curiose difficoltà protocollari. Lavorio per la preparazione del nuovo governo ; Il neo presidente parla della sua elezione
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1 luglio
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De Gasperi presenta le dimissioni del suo ministero a Enrico De Nicola che lo incarica di formare il nuovo governo.
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II Governo De Gasperi - 13 luglio 1946 – 28 gennaio 1947 (DC - PCI - PSIUP - PRI)
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13 luglio
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Alcide De Gasperi presenta al capo provvisorio dello Stato , Enrico De Nicola, la lista dei ministri del suo secondo governo. Vi partecipano DC, PCI , PSIUP e il PRI che vi entra per la prima volta non avendo fino ad allora accettato di partecipare al governo in opposizione alla monarchia. 8 ministri alla DC, 4 al PCI, 4 al PSIUP, 2 al PRI e 1 indipendente. E’ superata la coalizione dei partiti del CLN , la formula dei governi che si sono succeduti dopo la liberazione di Roma. Il 14 luglio il primo governo eletto dell’Italia repubblicana giura davanti al capo dello Stato. Il giorno seguente inizia all’assemblea Costituente il dibattito sulla fiducia.
La fiducia è accordata il 25 luglio con 389 voti a favore, 53 contrari e 7 astensioni.
Composizione del governo
«l’Unità», 13 luglio 1946 [p.1] La crisi risolta. primo Governo della Repubblica costituito dai tre partiti di massa e dal PRI. I ministri comunisti : Mauro Scoccimarro (Finanze) , Fausto Gullo ( Giustizia) , Emilio Sereni (Assistenza Post Bellica) , Giacomo Ferrari (Trasporti)
«l’Unità», 14 luglio 1946 [pp.1-2] Editoriale, Palmiro Togliatti, Il primo Governo della Repubblica ; Dopo la formazione del nuovo Governo. Oggi i ministri prestano giuramento di fronte al presidente della Repubblica.Domani il primo Consiglio dei ministri per l’approvazione delle dichiarazioni del Governo ali’ Assemblea Costituente e per la nomina dei nuovi Sottosegretari ; La lista ufficiale del governo ; I ministri comunisti [ biografie ] ; La Costituente si riapre domani Messaggio di De Nicola e dichiarazioni del Governo . I deputati alla Costituente sono divisi in dieci gruppi. Terremoto nell’ UDN. Bonomi nel “Gruppo misto “ ; pp.1-2- Umberto Nobile, Aritmetica elettorale
«La Nuova Stampa», 13 luglio1946 [p.1] Editoriale, Filippo Burzio, Il secondo Ministero De Gasperi ; Il Governo è varato ; La lista dei ministri presentata stamane a De Nicola. I repubblicani partecipano con Facchinetti e Pacciardi. Togliatti non è entrato nella combinazione. Corbino conserva il Tesoro
«La Nuova Stampa», 14 luglio1946 [p.1] Oggi il primo governo repubblicano presterà giuramento nelle mani di De Nicola. I programmi dei partiti e le divergenze ideologiche. Il programma governativo sarà esposto domani alla Costituente ; Editoriale, Luigi Salvatorelli , Il quarto partito ; I primi nomi per i sottosegretari
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Il dibattito sulla fiducia |
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15 luglio |
Assemblea Costituente – Alcide De Gasperi presenta il programma del suo secondo governo. La fiducia è accordata il 25 luglio con 389 voti a favore, 53 contrari e 7 astensioni.
Comunicazioni del Governo: Alcide De Gasperi presidente del Consiglio, ministro degli Interni e ad interim ministro degli Affari Esteri
Discussione: Nitti, Bencivenga
Discussione: Lussu, Labriola, Pecorari
Discussione: Persico, Giannini, Lussu, Russo Perez, Pellizzari
Discussione: Gaetano Martino, Molé, Riccardo Lombardi, Romano, Angelini, Finocchiaro, Aprile, Aldisio ministro della Marina mercantile, De Gasperi, Angela Guidi
Discussione: Preziosi, Alberganti, Valiani, Condorelli, Coppa, Bruni
Discussione: Corbino ministro del Tesoro, Bianca Bianchi, Grandi, Salviello, Corsini
Discussione: De Martino, Ivan Matteo Lombardo, Perrone Capano, Vanoni, Nobile, Cingolani ministro dell'Aeronautica
Discussione: Togliatti, Selvaggi, Caso, Gronchi, Pacciardi
Discussione: Canevari, Carollo, Nadia Gallico Spano, Cortese, Benedetti, Molé, Gaetano Martino, Cevolotto. Replica: De Gasperi. Dichiarazioni di voto: Russo Perez, Nobile, Meda, Bertone, Orlando, Labriola, Nitti, Lucifero, Cianca
Votazione finale
votanti 442, astenuti 7, favorevoli 389, contrari 53
«l’Unità», 16 luglio 1946 [p.1] Solenne seduta a Montecitorio. De Nicola giura fedeltà alla Repubblica. De Gasperi espone il programma del governo ; Oggi il Consiglio dei ministri nominerà i nuovi sottosegretari. Ai comunisti Spano, Giolitti, De Filpo, Cavallaro e Montalbano , l’Agricoltura, gli Esteri, le Poste, i Danni di guerra e la Marina Mercantile
«l’Unità», 17 luglio 1946 [p.1] Ieri all’Assemblea Costituente. Un prolisso discorso dell'on. Nitti e una ignobile provocazione di Bencivenga . L’ex presidente del Consiglio è per la difesa della Repubblica ma è contrario ad una politica in favore delle masse lavoratrici. Indignata reazione dell'Assemblea ad una frase fascista del generale monarchico. Togliatti presidente del gruppo parlamentare comunista ; La seduta di ieri ; I sottosegretari nominati dal Consiglio dei ministri
«l’Unità», 18 luglio 1946 [p.1] Editoriale, Gli esuli e i loro calunniatori ; I lavori dell’Assemblea Costituente. Prosegue il dibattito sulla politica governativa. Discorsi di Lussu, Labriola e Pecorari. Oggi elezioni di un vice presidente e due sottosegretari «l’Unità», 20 luglio 1946 [p.1] Editoriale, Mario Montagnana, La voce delle masse ; I lavori dell’Assemblea Costituente. Violenta reazione democristiana alle critiche dell'on. Finocchiaro Aprile. Nell'anniversario della vile aggressione franchista il compagno Scotti saluta , tra gli applausi dell'Assemblea , i gloriosi combattenti della Repubblica spagnola. L'on. Grandi vice presidente della Costituente. Un notevole discorso di Riccardo Lombardi
«l’Unità», 21 luglio 1946 [p.1] Un discorso del compagno Alberganti alla Costituente. Come lottare contro la disoccupazione e la miseria dei lavoratori. Gli uffici di presidenza delle Commissioni per la Costituzione e per i Trattati internazionali. Ultime battute dello scontro Finocchiaro Aprile - Aldisio
«l’Unità», 23 luglio 1946 [p.1] Ieri a Montecitorio. Il compagno Togliatti spiega i motivi il carattere e la portata dell’amnistia. L’esposizione finanziaria del ministro del Tesoro. Interventi di Bianca Bianchi e Achille Grandi
«l’Unità», 24 luglio 1946 [pp.1-2] I problemi della nostra aviazione in un documentato intervento di Nobile. Gli accordi con la TWA legano a interessi stranieri la nostra industria aeronautica. I deputati comunisti contro una indecorosa manifestazione democristiano-qualunquista
«l’Unità», 25 luglio 1946 [pp.1-2] p.1- Titolo pagina : Togliatti parla alla Costituente. La Repubblica dovrà rinnovare l’Italia. Il capo del Partito comunista chiede che il governo applichi coraggiosamente il programma che ha presentato al Paese , nell’interesse delle masse lavoratrici ; pp.1-2- Parla Togliatti [ testo integrale dell’intervento]
«l’Unità», 26 luglio 1946 [pp.1-2] p.1-Editoriale, Celeste Negarville, Due discorsi ; pp.1-2- Conclusione del dibattito sulla politica governativa. Unanimità alla Costituente per un pace giusta. Le dichiarazioni del governo approvate con 388 voti contro 53
«La Nuova Stampa», 16 luglio1946 [p.1] Titolo pagina : Il programma del governo presentato alla Costituente. Nel campo internazionale : difesa dell’italianità su tutte le frontiere e nei territori contestati. All’interno : sviluppo della produzione, assicurazione di sufficienti mezzi di vita ai lavoratori, riforma agraria, accertamento più rigoroso dei redditi, prestito interno, imposta sul patrimonio ; Editoriale, a. , Compito immane ; L’esposizione di De Gasperi ; Il messaggio di De Nicola. “ L’Italia riprenderà il suo cammino di ordinato progresso nel mondo perché il suo genio è immortale”. “ La Costituzione della Repubblica sarà certamente degna delle nostre gloriose tradizioni
«La Nuova Stampa», 17 luglio1946 [p.1] Movimentata seduta alla Costituente per il discorso d’opposizione di Nitti. Una infelice frase dell’on. Bencivenga scatena alla fine un clamoroso tumulto : per oggi l’oratore ha promesso un chiarimento ; I nuovi sottosegretari
«La Nuova Stampa», 18 luglio1946 [p.1] a., Il dramma della nostra pace discusso alla Costituente. Una seduta tranquilla. I chiarimenti di Bencivenga. La perorazione del rappresentante della Venezia Giulia «La Nuova Stampa», 20 luglio1946 [p.1] a., La Costituente va adagio ; La seduta a Montecitorio. Violento scontro tra Finocchiaro Aprile e i democristiani. Deplorazione dell’on. De Gasperi per un’offesa ai carabinieri
«La Nuova Stampa», 21 luglio1946 [p.1] Editoriale, Filippo Burzio, I quadri e gli eventi ; La discussione alla Costituente. Il problema del Mezzogiorno. Il Governo insistentemente richiesto di provvedimenti urgenti. L’onorevole Aldisio ha querelato l’onorevole Finocchiaro Aprile ; Salari e prezzi. Una importante riunione al Viminale. La relazione dell’on. De Gasperi per la pronta corresponsione del “ Premio della Repubblica”. Le condizioni poste dagli industriali. La situazione degli agricoltori e le direttive del Governo
«La Nuova Stampa», 23 luglio1946 [p.1] L’esposizione di Corbino alla Costituente. Visione pienamente ottimistica. Disavanzo del bilancio attuale ordinario 350 miliardi : previsione di pareggio per l’esercizio 1947-48. Non una lira di aumento della circolazione. Le ragioni per cui non ritiene opportuno il cambio di moneta
«La Nuova Stampa», 24 luglio1946 [p.1] Editoriale, Ottimismo o febbre ; La discussione alla Costituente. La linea del partito socialista nella politica interna ed estera
«La Nuova Stampa», 25 luglio1946 [p.1] I comunisti di fronte al Governo e ai problemi politici ed economici. Il discorso di Togliatti alla Costituente ; La nuova opposizione ; Le sottocommissioni che preparano la Costituzione
«La Nuova Stampa», 26 luglio1946 [p.1] La Costituente alla vigilia della Conferenza dei 21. La politica estera del Governo approvata per acclamazione ; Il discorso di De Gasperi a conclusione del dibattito. Le direttive per l’ordine pubblico e sociale. Richiamo ai capi partito e sindacali. Un allarme : mancano venti milioni di quintali di grano. Sorprese e amarezze delle faticose trattative di pace. I rapporti con la Jugoslavia e la Russia
«La Nuova Stampa», 27 luglio1946 [p.1] Editoriale, Giovanni Demaria, Le cantafavole finanziarie ; Sostanza di un a polemica
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15 luglio |
L'Assemblea delibera l'istituzione della Commissione per la Costituzione, composta da 75 deputati (la «Commissione dei 75») incaricata di «elaborare e proporre il progetto di Costituzione», e deferisce la nomina dei componenti della Commissione al Presidente dell'Assemblea Giuseppe Saragat, il quale si impegna a seguire il criterio della proporzionalità dei gruppi dell'Assemblea.
Assemblea Costituente, Seduta n. 4 , 15 luglio 1946.
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15 luglio |
De Nicola pronuncia il discorso di insediamento
« l’Unità», 16 luglio 1946 [p.1] Solenne seduta a Montecitorio. De Nicola giura fedeltà alla Repubblica. De Gasperi espone il programma del Governo ; Oggi il Coniglio dei ministri nominerà i nuovi sottosegretari. Ai comunisti Spano, Giolitti, De Filpo, Cavallaro e Montalbano , l’Agricoltura, gli Esteri, le Poste, i Danni di guerra e la Marina Mercantile
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Si apre a Parigi la Conferenza della Pace. La delegazione italiana è formata da Alcide De Gasperi, Giuseppe Saragat e Ivanoe Bonomi.
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15-19 luglio |
Si riunisce l’atteso direttivo della CGIL. Per la prima volta nella storia dell’organizzazione , si registra una spaccatura nel voto conclusivo. Di Vittorio, denunciata la linea del ministro del Tesoro Corbino che punta a scaricare sui lavoratori il peso della ricostruzione , ribadisce l’impegno della CGIL a « lavorare sulla linea della moderazione e consolidare il primo governo repubblicano» ma aggiunge « oggi non sarebbe giustificato più come ieri un atteggiamento remissivo per impedire alla CGIL di realizzare per i lavoratori tutti i benefici realizzabili, anche se questi sono limitati». Grandi si sofferma sulle tensioni, persino forme violente di conflitto , che si registrano in periferia fra le correnti di sinistra e la componente democristiana. Una situazione che la sua corrente non può più tollerare. Accuse a cui Di Vittorio replica proponendo la costituzione di una Commissione di inchiesta per eliminare dal sindacato i «colpevoli di ogni atto d’intolleranza». Nella discussione si manifestano divergenze sul modi per affrontare la crisi occupazionale, l’inflazione , la questione dei salari e lo sblocco parziale dei licenziamenti. Sono presentate tre diverse mozioni. Passa a maggioranza la mozione delle sinistre Alberganti – Bitossi. Si astiene la componente democristiana. Grandi motivando l’astensione afferma che la differenziazione nel voto non intacca il valore dell’unità sindacale.
«l’Unità », 16 luglio 1946 [pp.1-2] La riunione del Comitato direttivo della CGIL. La lotta contri la disoccupazione e la fame sarà condotta con energia dalle masse lavoratrici. Riaffermazione dell’unità sindacale . Obbiettivi della CGIL : aumento della produzione, compressione dei prezzi, adeguamenti salariali, concessione immediata del Premio della Repubblica. Gli interventi di Di Vittorio, Grandi e Lizzadri
«l’Unità », 17 luglio 1946 [pp.1-2] p.1- Contro l’intransigenza degli industriali. Sciopero generale a Torino ; pp.1-2- Antonio Pesenti, Salari e inflazione ; La riunione del Comitato direttivo della CGIL . Le i condizioni dei lavoratori richiedono misure urgenti ed energiche. L’intervento del compagno Alberganti su una mozione democristiana. Aumento salariale ai lavoratori di Forlì
«l’Unità », 18 luglio 1946 [pp.1-2] Una mozione di Alberganti e Bitossi al Direttivo della CGIL. Programma d'azione per il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori e per la ripresa produttiva. Un' ora di sospensione dal lavoro in segno di protesta e un appello alla Federazione sindacale mondiale per chiedere una giusta pace all’Italia
«l’Unità », 20 luglio 1946 [p.1] Le rivendicazioni dei lavoratori nella mozione conclusiva della CGIL : a) adeguamento dei salari, stipendi e pensioni b) misure per la diminuzione del costo della vita. L'unità sindacale riaffermata da tutte le correnti ; Vittoriosa conclusione dello sciopero di Torino. Prosegue l'agitazione dei petrolieri, dei poligrafici, dei postelegrafonici e dipendenti degli alberghi e mense. Sospensione del lavoro a Milano e sciopero generale a Novara
«l’Unità », 21 luglio 1946 [p.1] Editoriale, Giuseppe Di Vittorio, La via che ha scelto la CGIL
Cfr. Sergio Turone, «Storia del sindacato in Italia», 1943- 1969 , Laterza, Bari, 1973, pp. 142- 146
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18 luglio |
PSI – Inizia le pubblicazioni il periodico « Compiti Nuovi» , organo della corrente favorevole al patto federativo con il PCI . Leader della corrente Oreste Lizzadri
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19 luglio
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Il presidente Saragat comunica all’Assemblea l'elenco dei componenti della Commissione per la Costituzione , che è convocata per il giorno successivo.
«l’Unità», 16 luglio 1946 [p.1] Solenne seduta a Montecitorio. De Nicola giura fedeltà alla Repubblica. De Gasperi espone il programma del governo ; Oggi il Consiglio dei ministri nominerà i nuovi sottosegretari. Ai comunisti Spano, Giolitti, De Filpo, Cavallaro e Montalbano , l’Agricoltura, gli Esteri, le Poste, i Danni di guerra e la Marina Mercantile
«l’Unità», 17 luglio 1946 [p.1] Ieri all’Assemblea Costituente. Un prolisso discorso dell'on. Nitti e una ignobile provocazione di Bencivenga . L’ex presidente del Consiglio è per la difesa della Repubblica ma è contrario ad una politica in favore delle masse lavoratrici. Indignata reazione dell'Assemblea ad una frase fascista del generale monarchico. Togliatti presidente del gruppo parlamentare comunista ; La seduta di ieri ; I sottosegretari nominati dal Consiglio dei ministri
«l’Unità», 18 luglio 1946 [p.1] Editoriale, Gli esuli e i loro calunniatori ; I lavori dell’Assemblea Costituente. Prosegue il dibattito sulla politica governativa. Discorsi di Lussu, Labriola e Pecorari. Oggi elezioni di un vice presidente e due sottosegretari «l’Unità», 20 luglio 1946 [p.1] Editoriale, Mario Montagnana, La voce delle masse ; I lavori dell’Assemblea Costituente. Violenta reazione democristiana alle critiche dell'on. Finocchiaro Aprile. Nell'anniversario della vile aggressione franchista il compagno Scotti saluta , tra gli applausi dell'Assemblea , i gloriosi combattenti della Repubblica spagnola. L'on. Grandi vice presidente della Costituente. Un notevole discorso di Riccardo Lombardi
«l’Unità», 21 luglio 1946 [p.1] Un discorso del compagno Alberganti alla Costituente. Come lottare contro la disoccupazione e la miseria dei lavoratori. Gli uffici di presidenza delle Commissioni per la Costituzione e per i Trattati internazionali. Ultime battute dello scontro Finocchiaro Aprile - Aldisio
«l’Unità», 23 luglio 1946 [p.1] Ieri a Montecitorio. Il compagno Togliatti spiega i motivi il carattere e la portata dell’amnistia. L’esposizione finanziaria del ministro del Tesoro. Interventi di Bianca Bianchi e Achille Grandi
«l’Unità», 24 luglio 1946 [pp.1-2] I problemi della nostra aviazione in un documentato intervento di Nobile. Gli accordi con la TWA legano a interessi stranieri la nostra industria aeronautica. I deputati comunisti contro una indecorosa manifestazione democristiano-qualunquista
«l’Unità», 25 luglio 1946 [pp.1-2] p.1- Titolo pagina : Togliatti parla alla Costituente. La Repubblica dovrà rinnovare l’Italia. Il capo del Partito comunista chiede che il governo applichi coraggiosamente il programma che ha presentato al Paese , nell’interesse delle masse lavoratrici ; pp.1-2- Parla Togliatti [ testo integrale dell’intervento]
«l’Unità», 26 luglio 1946 [pp.1-2] p.1-Editoriale, Celeste Negarville, Due discorsi ; pp.1-2- Conclusione del dibattito sulla politica governativa. Unanimità alla Costituente per un pace giusta. Le dichiarazioni del governo approvate con 388 voti contro 53
«La Nuova Stampa», 16 luglio1946 [p.1] Titolo pagina : Il programma del governo presentato alla Costituente. Nel campo internazionale : difesa dell’italianità su tutte le frontiere e nei territori contestati. All’interno : sviluppo della produzione, assicurazione di sufficienti mezzi di vita ai lavoratori, riforma agraria, accertamento più rigoroso dei redditi, prestito interno, imposta sul patrimonio ; Editoriale, a. , Compito immane ; L’esposizione di De Gasperi ; Il messaggio di De Nicola. “ L’Italia riprenderà il suo cammino di ordinato progresso nel mondo perché il suo genio è immortale”. “ La Costituzione della Repubblica sarà certamente degna delle nostre gloriose tradizioni
«La Nuova Stampa», 17 luglio1946 [p.1] Movimentata seduta alla Costituente per il discorso d’opposizione di Nitti. Una infelice frase dell’on. Bencivenga scatena alla fine un clamoroso tumulto : per oggi l’oratore ha promesso un chiarimento ; I nuovi sottosegretari
«La Nuova Stampa», 18 luglio1946 [p.1] a., Il dramma della nostra pace discusso alla Costituente. Una seduta tranquilla. I chiarimenti di Bencivenga. La perorazione del rappresentante della Venezia Giulia «La Nuova Stampa», 20 luglio1946 [p.1] a., La Costituente va adagio ; La seduta a Montecitorio. Violento scontro tra Finocchiaro Aprile e i democristiani. Deplorazione dell’on. De Gasperi per un’offesa ai carabinieri
«La Nuova Stampa», 21 luglio1946 [p.1] Editoriale, Filippo Burzio, I quadri e gli eventi ; La discussione alla Costituente. Il problema del Mezzogiorno. Il Governo insistentemente richiesto di provvedimenti urgenti. L’onorevole Aldisio ha querelato l’onorevole Finocchiaro Aprile ; Salari e prezzi. Una importante riunione al Viminale. La relazione dell’on. De Gasperi per la pronta corresponsione del “ Premio della Repubblica”. Le condizioni poste dagli industriali. La situazione degli agricoltori e le direttive del Governo
«La Nuova Stampa», 23 luglio1946 [p.1] L’esposizione di Corbino alla Costituente. Visione pienamente ottimistica. Disavanzo del bilancio attuale ordinario 350 miliardi : previsione di pareggio per l’esercizio 1947-48. Non una lira di aumento della circolazione. Le ragioni per cui non ritiene opportuno il cambio di moneta
«La Nuova Stampa», 24 luglio1946 [p.1] Editoriale, Ottimismo o febbre ; La discussione alla Costituente. La linea del partito socialista nella politica interna ed estera
«La Nuova Stampa», 25 luglio1946 [p.1] I comunisti di fronte al Governo e ai problemi politici ed economici. Il discorso di Togliatti alla Costituente ; La nuova opposizione ; Le sottocommissioni che preparano la Costituzione
«La Nuova Stampa», 26 luglio1946 [p.1] La Costituente alla vigilia della Conferenza dei 21. La politica estera del Governo approvata per acclamazione ; Il discorso di De Gasperi a conclusione del dibattito. Le direttive per l’ordine pubblico e sociale. Richiamo ai capi partito e sindacali. Un allarme : mancano venti milioni di quintali di grano. Sorprese e amarezze delle faticose trattative di pace. I rapporti con la Jugoslavia e la Russia
«La Nuova Stampa», 27 luglio1946 [p.1] Editoriale, Giovanni Demaria, Le cantafavole finanziarie ; Sostanza di un a polemica
Commissione per la Costituzione (la Commissione dei 75)
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20 luglio
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Prima riunione della Commissione per la Costituzione. La Commissione elegge presidente Meuccio Ruini, vicepresidenti Umberto Tupini, Gustavo Ghidini e Umberto Terracini, segretari Tomaso Perassi, Giuseppe Grassi e Francesco Marinaro
Commissione per la Costituzione
Seduta n. 1, 20 luglio 1946
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22 luglio
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A Gerusalemme attentato sionista contro gli inglesi. Una bomba all’Hotel King David, sede del quartier generale del governo britannico procura 91 morti.
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23 luglio
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Fallito il tentativo di invalidare i risultati del referendum istituzionale i monarchici danno vita al Partito nazionale monarchico, ( PNM) . Segretario Alfredo Covelli.
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La Commissione per la Costituzione decide di suddividersi in tre Sottocommissioni. Il 24 luglio decide la composizione delle tre Sottocommissioni : di 18 componenti la prima e la terza e di 38 la seconda. Il 25 luglio definisce gli argomenti delle tre Sottocommissioni e ne nomina i presidenti e i segretari.
Prima Sottocommissione: Diritti e doveri dei cittadini. presidente Umberto Tupini, segretario Giuseppe Grassi.
Seconda Sottocommissione: Organizzazione costituzionale dello Stato. presidente Umberto Terracini, segretario Tomaso Perassi.
Terza Sottocommissione: Lineamenti economici e sociali. presidente Gustavo Ghidini, segretario Francesco Marinaro.
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24 luglio
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Togliatti interviene all’Assemblea costituente sulla fiducia al governo.
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25 luglio
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Si conclude il dibattito sulla formazione del II governo De Gasperi. La mozione di fiducia è approvata con 389 voti a favore, 53 contrari e 7 astensioni.
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26 luglio
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Su «l’Unità» Celeste Negarville , mettendo a confronto il discorso pronunciato da Togliatti e le conclusioni di De Gasperi nel dibattito alla Costituente , scrive che il presidente del Consiglio , a differenza del segretario del PCI , ha usato , nella polemica con il Pci sulla politica estera, toni da capopartito più che da capo di governo.
«l’Unità», 26 luglio 1946 Due discorsi
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29 luglio |
Si inaugura a Parigi , nel Palazzo del Lussemburgo, la «Conferenza dei 21». Apre la seduta George Bidault con un saluto del popolo e del governo ai 1500 delegati giunti nella capitale francese per discutere i vari trattati di pace e l’assetto del mondo dopo la fine della seconda guerra mondiale. La Conferenza si chiuderà il 15 ottobre 1946 mentre il trattato di pace con l’Italia sarà definito nel febbraio 1947.
Alla vigilia, il 27-28 luglio, La Commissione dei trattati istituita dall’Assemblea Costituente discute le direttive per la delegazione italiana a Parigi. La delegazione , che partirà il 4 agosto, guidata da Alcide De Gasperi , presidente del Consiglio e ad interim ministro degli Esteri sarà composta da : Giuseppe Saragat presidente dell’Assemblea Costituente ; Ivanoe Bonomi, presidente della Commissione per i Trattati ; e inoltre gli ambasciatori a Londra , Carandini ; a Washington, Tarchiani ; a Mosca , Quaroni ; a Varsavia , Reale ; a Rio De Janeiro Martini.
«l’Unità », 28 luglio 1946 [p.1] Riunione a Montecitorio alla vigilia della Conferenza della Pace . Le direttive per la delegazione a Parigi precisate dalla Commissione per i Trattati. I lavori delle altre Commissioni . Le disavventure di Visocchi e De Martino , deputati liberali . Il problema delle autonomie regionali ; Una data decisiva per l’avvenire del mondo. Domani si apre la Conferenza della Pace. Il ministro degli Esteri Molotov preside la delegazione sovietica. Il primo ministro inglese Attle sostituisce Bevin come capo della rappresentanza inglese
«l’Unità », 30 luglio 1946 [pp.1-2] p.1- Si e' iniziata la Conferenza dei 21 al Palazzo del Lussemburgo. Il testo del Trattato di pace con l’Italia. Bidault eletto presidente provvisorio dell'Assemblea -probabile composizione della delegazione italiana a Parigi ; pp.1-2- Il progetto presentato dai “ quattro”
«La Nuova Stampa», 27 luglio1946 [p.1] I destini della pace affidati a 1500 delegati. La Commissione russa sarà la più numerosa : trecento persone. Seguono gli Stati Uniti con duecento e la Jugoslavia con centosettanta. Dodici sedute
«La Nuova Stampa», 28 luglio1946 [p.1] Le direttive ai delegati alla Conferenza di Parigi. L’insufficiente sviluppo dei rapporti con la Russia. Gli onorevoli Orlando e Bonomi ci rappresenteranno ? ; Lo schema di Trattato con l’Italia che sarà sottoposto alla Conferenza dei 21. Le clausole che impongono rettifiche di confini [testo]
«La Nuova Stampa», 28 luglio1946 [p.1] La Conferenza della Pace si inaugura domani. Le 21 delegazioni stanno affluendo a Parigi. Bevin ammalato sostituito da Attle. I trattati che i Quattro presenteranno sono dei “ suggerimenti”
«La Nuova Stampa», 30 luglio1946 [p.1] Editoriale, Filippo Burzio, Ancora una Conferenza ; De Gasperi ha preparato il materiale per Parigi. Domani al Consiglio dei ministri chiederà il primo consenso per la sua missione. Bonomi poco ottimista ; Il Convegno dei 21 inaugurato al Lussemburgo. Il discorso di Bidaut presidente provvisorio. Il rappresentante australiano rivendica alle 17 minori potenze gli stessi diritti dei quattro grandi. Imponente spiegamento dei servizi d’ordine : ma i parigini hanno disertato l’avvenimento e solo un migliaio di persone erano adunate davanti al palazzo; De Gaulle contro l’unità tedesca per un’intesa franco-inglese. Un grido d’allarme contro la scissione del mondo in due parti dominate dagli Stati Uniti e dalla Russia
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agosto
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L’editoriale del numero di agosto del mensile comunista «Rinascita» muove forti critiche alla politica economica del ministro Corbino.
La politica di Corbino, «Rinascita», n. 8, agosto 1946
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3 agosto
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PSI – inizia le pubblicazioni « Iniziativa socialista» organo della omonima corrente . Direttore del periodico Corrado Bonfantini.
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5 agosto
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Reduci e disoccupati Manifestano a Bari , 5 feriti. Manifestazioni di disoccupati a Milano.
«l’Unità», 6 agosto 1946 Gravi incidenti a Bari ; Nuove dimostrazioni di disoccupati a Milano
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5 - 7 agosto
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A Caccamo, Palermo, nel corso di una manifestazione contadina contro la requisizione del grano, scontri fra manifestanti e forze dell’ordine. 24 morti, di cui 20 dimostranti e 4 carabinieri.
I responsabili dei fatti di Caccamo, 7 agosto ; La calma è tornata a Caccamo, 8 agosto; Gerolamo Licausi, I sobillatori, 10 agosto, «l’Unità», 7- 8- 10 agosto 1946
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8 agosto |
Il 5 agosto Pietro Nenni riferisce a De Gasperi sugli incontri avuti nel suo viaggio nelle capitali europee e le opinioni manifestate sul Trattato di Pace che si deve discutere alla Conferenza della Pace, il 6 agosto il leader socialista relaziona al Consiglio dei ministri straordinario il 7 agosto la partenza del presidente del Consiglio e della delegazione italiana per Parigi.
«La Nuova Stampa», 6 agosto 1946 [p.1] Editoriale, Luigi Salvatorelli, Grandi e piccoli ; Nenni riferisce a De Gasperi sui colloqui con i capi esteri. Quale azione potrà svolgere la nostra delegazione. Sarà ascoltata in assemblea plenaria ? i primi delegati sono già a Parigi
«La Nuova Stampa», 7 agosto 1946 [p.1-p.4] s. a. (Salvatore Aponte ), Un’ora di tumulto al Lussemburgo per una nuova proposta di Molotov. Una decina di delegati si precipitano insieme alla tribuna per controbattere il ministro sovietico. Spaak costretto a sospendere la seduta ; L’incidente ; La solidarietà del Paese all’on. De Gasperi in partenza. Una seduta straordinaria del Consiglio dei ministri. “ Anche se la battaglia si profila perduta – afferma il presidente – combatterò e non diserterò mai ”
«La Nuova Stampa», 9 agosto 1946 [p.1-p.4] p.1- Ore drammatiche per le sorti della pace. Molotov respinge gli accordi di ieri. Temestosa seduta per l’irrigidimento del delegato sovietico su questioni già deliberate. Vivace reazionie britannica ed australiana. Il delegato jugoslavo minaccia di mettere in forse le decisioni della Conferenza ; Vittorio Statera , Amare parole di Saragat. “ Il trattato di pace così com’è concepito è una misura di rigore contro la nostra nascente democrazia ; p.4- v.s. ( Vittorio Statera), La prima giornata di lavoro di De Gasperi a Parigi. I documenti relativi alla frontiera franco- italiana rimessi ai Ventuno
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10 agosto
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De Gasperi interviene all’Assemblea generale della Conferenza della pace che si svolge a Parigi : Per una pace nella fraterna collaborazione dei popoli liberi
Testo del discorso di De Gasperi , “ Date respiro e credito alla repubblica d’Italia»«l’Unità», 11 agosto 1946
«l’Unità», 11 agosto 1946 [p.1-p.4] De Gasperi ha parlato ieri al Lussemburgo. “Date respiro e credito alla repubblica d’Italia”. De Gasperi chiede all’ Assemblea dei 21 che sia riconosciuto il contributo italiano alla causa della libertà , che sia rinviata la soluzione della questione giuliana ad accordi diretti italo -jugoslavi , che vengano modificate le clausole economiche e militari [ testo del discorso di De Gasperi]
«La Nuova Stampa», 11 agosto 1946 [p.1-p.4] p.1- Titolo pagina : La nostra difesa dinnanzi al mondo. De Gasperi chiede giustizia per il popolo italiano. “ Quarantasette milioni di italiani sono pronti ad associare la loro opera per creare un mondo più giusto e più umano”. La stretta di mano di Byrnes ; Salvatore Aponte , Nella sala del Lussemburgo ; L’accorato appello alla coscienza dei popoli [ testo del discorso di De Gasperi] ; p.4- Le prime impressioni del discorso di De Gasperi. Il trattato sarà oggetto di amplissime discussioni, ma purtroppo non bisogna illudersi ; Trieste. Le quattro proposte presentate oggi. Il progetto russo intende sottoporre il nuovo Stato libero alla Jugoslavia. Inammissibili imposizioni alle popolazioni
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https://www.ilpost.it/2012/12/23/il-video-di-alcide-de-gasperi-alla-conferenza-di-parigi-mario-monti/
La conferenza della Pace – settimana Incom
https://www.youtube.com/watch?v=pBaPZT_QX9E
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10-12 agosto |
Le resistenze della Confindustria non consentono la conclusione della vertenza sullo sblocco dei licenziamenti . Il 12 la vertenza sarà risolta con un intervento del governo.
«l’Unità», 11 agosto 1946 Editoriale Giuseppe Di Vittorio, Ciò che vuole la Confindustria ; La sfida della Confindustria alla CGIL e al Governo
«l’Unità», 13 agosto 1946 Il governo deciderà sullo sblocco dei licenziamenti
«La Nuova Stampa», 11 agosto 1946 [p. 1] Lo sblocco dei licenziamenti . Le trattative interrotte fra industriali e lavoratori. Domani le due parti invitate per un tentativo di arbitrato
«La Nuova Stampa», 13 agosto 1946 [p. 1] Lo sblocco dei licenziamenti. Niente di fatto. Il governo deciderà
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13 agosto
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Il PCI critica la proposta avanzata da De Gasperi a Parigi di rinviare la «questione Trieste».
«l’Unità», 13 agosto 1946 [p.1] Editoriale , Ottavio Pastore, Che cosa vuole l’on. De Gasperi? ; Alla Conferenza di Parigi. Il discorso del delegalo iugoslavo sul Trattato di pace con l'Italia. Kardelj riconosce l'apporto degli antifascisti italiani alla causa della libertà , ma mette in guardia contro le mene dei gruppi reazionari. Polemica con De Gasperi sulla questione giuliana ; Commenti esteri al discorso di De Gasperi. I giudizi della stampa sovietica e anglosassone
«l’Unità», 14 agosto 1946 [p.1] Mario Montagnana , Una critica inevitabile ; Il discorso di Molotov sull’Italia. Fiducia nella democrazia italiana condanna della politica nazionalista. “ Non dubitiamo che il grande popolo italiano supererà le difficoltà presenti e sceglierà l’ ampia strada di una rinascita nazionale, degna d’una Italia grande e libera”- dichiara il ministro sovietico ; Mentre si discute al Lussemburgo. Intensa attività politicadi De Gasperi e Togliatti. Oggi il presidente del Consiglio si incontrerà con Molotov. Un discorso di Togliatti agli italiani di Francia. L’ arrivo dei delegati della CGIL ; La seduta pomeridiana al Lussemburgo. Tatarescu parla all’Assemblea dei 21
«La Nuova Stampa», 13 agosto 1946 [p. 1] Il difficile accordo a Parigi. Il destino dell’Italia si deciderebbe a gennaio. Si ritiene impossibile concludere i lavori della Conferenza nel termine prefissato. Albania, Egitto, Messico e Cuba ammessi a discutere il trattato con l’Italia. Violenta replica del delegato jugoslavo Kardely al discorso di De Gasperi ; De Gasperi ha parlato alla coscienza europea
«La Nuova Stampa», 14 agosto 1946 [p. 1] La risposta di Molotov a De Gasperi. Il ministro degli Esteri sovietico auspica una nuova Italia, ma difende la tesi jugoslava su Trieste. I discorsi dei delegati etiopico e greco. È stata udita la Rumenia
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14-15 agosto
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Si profila il rinvio della Conferenza di Pace. Contrario il PCI.
«l’Unità», 15 agosto 1946 Ambrogio Donini, Nemici della Patria
«La Nuova Stampa», 15 agosto 1946 [p. 1] s. a. (Salvatore Aponte , I Lavori della Conferenza. Lungo colloquio tra De Gasperi e Molotov. Il capo del nostro governo chiarisce al delegato sovietico alcuni aspetti essenziali della situazione italiana. Le commissioni all’opera per il nostro Trattato di Pace ; a. , La polemica tra democristiani e comunisti per le dichiarazioni di De Gasperi a Parigi. I socialisti si inseriscono con funzione mediatrice. A Roma si teme un inasprirsi dei rapporti tra i tre maggiori partiti
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17 agosto
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Ottavio Pastore , inviato alla Conferenza della Pace , replica alle accuse di antinazionalismo mosse al Pci dalla stampa moderata :
«l’Unità», 17 agosto 1946 Chi sono i veri patrioti
«La Nuova Stampa», 17 agosto 1946 [p. 1] g. d. b., L’Italia e l’URSS ; s. a. (Salvatore Aponte ) , Alexander, Byrnes, Theron e Bidault. Quattro voci in favore dell’Italia. Un Importante articolo di Blum sul “ Populaire” ; Intervista di De Gasperi con l’ “ United Press”. Se lo Stato libero di Trieste non comprenderà Pola, l’Italia non potrà firmare la pace ; v.a., Cordiale colloquio tra De Gasperi e Bevin. Mediazione del Brasile ? Un lungo memoriale italiano nelle clausole economiche ; a. , La polemica fra i partiti. La crisi non ci sarà ( almeno per ora)
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21 agosto |
«l’Unità», 22 agosto 1946 [p.1] Per la revisione delle gravissime clausole economiche. Un appello della CGIL ai sindacati di tutto il mondo. “ è per questo che siamo venuti a Parigi : per prevenire un durissimo avvenire per il lavoratore medio italiano”. Le pretese dell’Austria sull’ Alto Adige ; Sei discorsi sull’Italia all’ Assemblea dei 21
«l’Unità», 23 agosto 1946 [p.1] Manovre internazionali a spese dell’Italia. Bidault appoggerebbe Grueber nelle rivendicazioni sull’ Alto Adige. Il delegato brasiliano per una pace giusta all’Italia ; Il discorso del delegato brasiliano ; De Gasperi oggi a Roma. Dichiarazioni prima della partenza
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22 agosto
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Asti - Il capitano della polizia ausiliaria Carlo Lavagnino , ex comandante delle formazioni garibaldine, è destituito da un ex-ufficiale fascista della Polizia dell'Africa orientale. Esplode la protesta partigiana che fa leva sul malcontento per l’applicazione dell’amnistia che ha consentito a molti funzionari del ventennio fascista mentre , quasi una « contro-epurazione» partigiani sono cacciati dalla polizia e dalle amministrazioni pubbliche. Una trentina di partigiani e ausiliari armati abbandona la caserma e insieme al loro comandante Lavagnino si dirige presso Santa Libera in provincia di Cuneo a 30 Km da Asti. Una località da cui si domina la vallata. Qui si costituisce un comando partigiano guidato da Pietro Valpreda Presto raggiungeranno più di 400 aderenti. L’esempio è seguito da altri gruppi in Piemonte, a La Spezia . Ex comandanti partigiani prendono contatto fra loro.
«La Nuova Stampa», 22 agosto 1946 [p.4] Trenta agenti in rivolta per un ordine ministeriale. Con le armi abbandonano la caserma seguendo il loro comandante
«La Nuova Stampa», 23 agosto 1946 [p.4] p. m., Gli ammutinati di Asti chiedono l’intervento del governo. Dalla zona affluiscono numerosi aderenti ; Un’azione di forza ?
Pietro Nenni, «Tempo di guerra fredda », Diari 1943-1956, SugarCo – Edizioni, Milano , 1981, pp. 266-270 - annotazioni dal 22 al 29 agosto 1946 ; Lauriana Lajolo, «I ribelli di Santa Libera», Storia di un’insurrezione partigiana ( agosto 1946) , EGA-Edizioni Gruppo Abele, 1995
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23 agosto
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Agli impiegati dello Stato, ai reduci e ai prigionieri di guerra viene corrisposto il Premio della Repubblica pari a 3.000 lire. Il 13 settembre il beneficio sarà esteso agli operai e agli impiegati con rapporto di lavoro assoggettabile alla disciplina del contratto di lavoro collettivo.
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23 agosto |
Alcide De Gasperi rientra a Roma da Parigi. Il giorno successivo riferisce al Consiglio dei ministri sui lavori della Conferenza di Pace.
«l’Unità», 24 agosto 1946 [p.1] Due emendamenti al nostro Trattato di pace. Riconoscimento del contributo italiano all'abbattimento del regime fascista. Cina, Jugoslavia, Belgio, Brasile, Canada e Olanda sono stati i paesi promotori dell’ emendamento al preambolo ; Oggi il Consiglio dei ministri discuterà la relazione dei De Gasperi. Dichiarazioni del presidente sulla situazione meteorologica : azzurro sul Tirreno, burrasca in Adriatico e “ maretta” a Roma
«l’Unità», 25 agosto 1946 [p.1-4] p.1- Editoriale, Pietro Ingrao , Niente crisi ; p.1- p.4 -La ampia discussione al Viminalesull'azione della delegazione a Parigi. L'on. De Gasperi risponde alle critiche della stampa. Scoccimarro indica lo vie per realizzare gli obbiettivi fondamentali della nostra politica estera. Un ordine del giorno approvalo all'unanimità
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24 agosto |
Dopo i fatti di Asti una delegazione dell’ANPI di Asti, Cuneo e Torino accompagnata da Felice Platone, sindaco di Asti e deputato alla Costituente, è ricevuta dal vicepresidente del Consiglio Pietro Nenni.
«l’Unità», 25 agosto 1946 [p.1] Le rivendicazioni dei partigiani esposte da una delegazione al governo. La calma è tornata in tutto l’ Astigiano
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Luglio agosto
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In molti centri del Nord manifestazioni e scioperi contro l’aumento del costo della vita.
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Le dimissioni di Corbino, "la piccola crisi"
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2 settembre
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Il ministro del Tesoro Corbino ( PLI) annuncia in conferenza stampa di aver presentato le sue dimissioni al presidente del Consiglio. Denuncia i dissensi presenti fra le forze politiche della coalizione e accusa i comunisti di ostacolare il programma concordato al momento della formazione del governo. Inizia quella che viene definita «la piccola crisi»
Scoccimarro su «l’Unità» commenta le dimissioni di Corbino e si pronuncia sulla necessità di misure straordinarie e urgenti per fronteggiare la grave crisi economica :
«l’Unità», 3 settembre 1946 [pp.1-2] p.1- Editoriale, Fedeltà al programma ; pp.1-2- Corbino annuncia alla stampa di aver presentato le dimissioni. L'on. De Gasperi l'invita a rimanere in carica . Dichiarazioni del compagno Scoccimarro sulla situazione economica. 200.000 cittadini manifestano a Milano contro il carovita
«l’Unità», 4 settembre 1946 [p.1] Editoriale, Pietro Ingrao, Qui è Rodi qui salta ; Il Paese attende che si attui il programma economico del governo. Lunedì il Consiglio dei ministri deciderà sulla situazione. Le dimissioni di Corbino accolte con tranquillità e ottimismo . Colloqui di Nenni con l'on. Pacciardi e il compagno Togliatti.
«l’Unità», 5 settembre 1946 [p.1] Editoriale, Palmiro Togliatti , Il silenzio è d’oro ; Il compagno Scoccimarro a “l’ Unità”. “ La situazione del Paese è eccezionale ed esige misure straordinarie”. Bisogna intendere che una ulteriore dilazione nell’attuazione del programma economico governativo avrebbe gravi conseguenze per tutta la nazione
«La Nuova Stampa», 3 settembre 1946 [p.1] a., La difficile situazione finanziaria. Corbino ha presentato le dimissioni. La difesa davanti ai giornalisti. De Gasperi insiste perché il ministro rimanga al suo posto. Riesame dell’intera situazione fra una settimana. Deposito obbligatorio del 25 per cento per le operazioni in Borsa ; Un piano di Scoccimarro. “ In una situazione eccezionale non si possono risolvere i problemi con criteri di ordinaria amministrazione”. I comunisti avanzano la minaccia di passare all’opposizione ; È imminente il calmiere. La popolazione invoca provvedimenti contro il rialzo dei prezzi. Riunioni di autorità e dirigenti sindacali. L’opera delle squadre di controllo
«La Nuova Stampa», 4 settembre 1946 [p.1] Editoriale, Non è così ; Corbino rimane ottimista. “ L’Italia è in condizioni di superare qualsiasi ostacolo “. Il ministro, che rimarrà in carica fino al ritorno di De Gasperi, è contrario al calmiere nazionale. “ Bisogna creare un minimo di stabilità politica”. Un lungo e cordiale colloquio con l’on. Nenni ; g. d. b., Che cosa è successo ; Critiche e polemiche
«La Nuova Stampa», 5 settembre 1946 [p.1] Editoriale, Filippo Burzio, L’imperativo dell’ora ; I comunisti sulla situazione finanziaria. “ Né crisi né inflazione”. “ Il programma economico da attuare è sempre quello approvato dai partiti, ma è necessario cambiare il ministro del Tesoro “
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3 settembre
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A Torino oltre 10mila donne manifestano violentemente contro il carovita ,
«La Nuova Stampa», 4 settembre 1946 [p.2] Conseguenze del vertiginoso aumento dei prezzi. Diecimila donne in Piazza Castello inscenano una violenta dimostrazione. Il prefetto dispone il calmiere sui prezzi e l’istituzione di magazzini annonari. L’ atteggiamento della CdL. Oggi alle 17 manifestazione in p. Albarello
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5 settembre
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Nel corso della Conferenza di Parigi , il presidente del consiglio De Gasperi e il cancelliere austriaco Karl Gruber firmano gli accordi sul Trentino Alto Adige. L’Italia si impegna a riconoscere alla regione ampia autonomia linguistica, economica, amministrativa e culturale.
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5 settembre |
Il Consiglio dei ministri, presieduto da Pietro Nenni, discute le misure contro il rialzo dei prezzi.
«l’Unità», 5 settembre 1946 [p.1] Le misure contro il rialzo dei prezzi all’esame del Consiglio dei ministri. Il Governo deciderà sulla istituzione dei calmieri e degli Enti comunali di approvvigionamento. Dichiarazioni del compagno Di Vittorio
«l’Unità», 6 settembre 1946 [p.1] La lotta contro il carovita all’esame del Governo. Istituzione di ristoranti popolari e di Enti comunali di consumo. Messaggio di De Gasperi al Governo. Provvedimenti a favore dei partigiani. Autorizzazione ai prefetti a disporre l’assegnazione di terre incolte. La CGIL insiste perché siano accolte d’urgenza le rivendicazioni degli statali
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6 settembre |
Luigi Sturzo, fondatore del Partito popolare , dopo il lungo esilio in America torna in Italia.
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6 - 9 settembre |
Unione donne italiane ( UDI )
«l’Unità», 6 settembre 1946 [p.1] La Conferenza dell’UDI si apre oggi a Roma. I problemi dell’artigianato femminile discussi in un convegno della cooperazione
«l’Unità», 7 settembre 1946 [p.1] Si è aperta la Conferenza dell’UDI. La lotta delle donne italiane in difesa della pace e della democrazia. Il bilancio del lavoro dell’UDI presentato da Rita Montagnana e da Rosetta Longo
«l’Unità», 8 settembre 1946 [p.1] Salvare la nostra infanzia. Un piano di assistenza invernale chiesto dall’UDI al governo. La discussione sul problema scolastico e sanitario
«l’Unità», 10 settembre 1946 [p.1] Saverio Tutino, Due convegni nazionali. L’ANPI auspica una federazione di tutte le forze combattentistiche. Un piano economico concreto chiesto dall’UDI al governo ; Le proposte dell’UDI
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8 settembre
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A Milano si svolge il convegno interregionale dei Comitati di gestione . Un secondo convegno si svolgerà sempre a Milano il 5 ottobre.
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9 settembre
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De Gasperi accetta le dimissioni del ministro liberale Corbino.
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11 settembre
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A Mestre manifestazioni e scontri contro il carovita.
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12 settembre
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«La Nuova Stampa», 12 settembre 1946 Luigi Salvatorelli , Scissione nei partiti
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18-22 settembre
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Il Consiglio nazionale della DC elegge segretario Attilio Piccioni. Un voto contrastato: 43 voti a favore e 19 schede bianche. Giuseppe Dossetti e i suoi amici abbandonano la direzione. L’ordine del giorno conclusivo, che fa proprie le posizioni dei dossettiani, invita comunisti e socialisti a : riconsiderare il loro atteggiamento e ad accettare a fatti il metodo democratico, che esclude il ricorso ad ogni illegalismo, rendendo non illusoria nel governo e nel Paese la loro collaborazione. Se ciò risultasse non realizzabile il consiglio invita la direzione del partito ed il gruppo parlamentare a farsi promotori di una radicale chiarificazione politica che metta ogni partito di fronte alle proprie responsabilità». Al termine dei lavori De Gasperi è eletto presidente del Consiglio nazionale. Nella successiva riunione della direzione Stanislao Ceschi è eletto vicesegretario.
«l’Unità», 20 settembre 1946 [p.1] Rimarrà segretario della DC ? De Gasperi si dimette ma ci ripensa subito . I repubblicani decidono oggi sullaloro permanenza al Governo
«l’Unità», 21 settembre 1946 [p.1] Don Sturzo invita all’accordo i tre partiti di massa. Alcide De Gasperi è di nuovo pronto a dimettersi. I repubblicani rimarranno al governo
«l’Unità», 24 settembre 1946 [p.1] Piccioni segretario della DC
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18-21 settembre
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Comitato centrale del Pci . Togliatti nella relazione lancia la proposta di un «nuovo corso» dell’economia nazionale nel «quale sia lasciata ampia libertà all’iniziativa privata» , ma al tempo stesso che «lo Stato intervenga per impedire con ogni mezzo la speculazione che tende a provocare il crollo della moneta e affamare il popolo, e in pari tempo eserciti una funzione di guida su tutta la ripresa economica nell’interesse nazionale». La critica al liberismo che ha caratterizzato la politica dell’ex ministro Corbino si accompagna un complesso di proposte: una politica fiscale per colpire le classi abbienti, una azione pianificatrice del governo, un efficace controllo dei prezzi, l’aumento delle razioni alimentari, la nazionalizzazione delle imprese monopolistiche, la riforma agraria a favore dei contadini senza terra. Togliatti pur denunciando la linea anticomunista della DC è fermo nella convinzione che la collaborazione al governo è «qualcosa di difficilmente evitabile». Non manca di sottolineare come anche nel PSIUP ormai «sia stato dato diritto di cittadinanza” alla critica al PCI, un eplicito riferimento alla polemica di quei giorni con Saragat. Polemiche di fronte alle quali arriva a prospettare con DC e PSIUP ad una sorta di “patto” per limitare gli attacchi reciproci e rasserenare «l’atmosfera fra i tre partiti».
«l’Unità», 19 settembre 1946 [p.1-p.4] La relazione di Togliatti al Comitato centrale del PCI. Un blocco di forze democratiche per risolvere i problemi vitali del Paese. La via da seguire : energica politica democratica e repubblicana, nuovo corso in campo economico , politica estera di pace e di indipendenza
«l’Unità», 20 settembre 1946 [pp.1-2] Editoriale, Palmiro Togliatti, Tre colonne di piombo [ risposta alle critiche mosse da Saragat] ; La discussione sulla relazione di Togliatti. I compagni del Comitato Centraledibattono gli urgenti problemi del popolo. Il discorso di Grieco sulle questioni contadine. La discussionesui problemi dei salari e del carovita . La partecipazione al Governo in un intervento di Spano
«l’Unità», 21 settembre 1946 [pp.1-2] La situazione italiana e l’azione dei comunisti nell'analisi del Comitato Centrale del PCI. I discorsi di Novella, Amendola, Sereni e Scoccimarro. Il dibattito sulle rivendicazioni delle masse lavoratrici e sui problemi del governo
«l’Unità», 22 settembre 1946 [pp.1-2] p.1-p.4- Il Comitato centrale del PCI ha terminato i suoi lavori. Le conclusioni del compagno Togliattie la relazione di Terracini sulla Costituzione: L,a Costituzione deve lasciare le porte aperte all’acquisizione dei diritti elementari sociali da parte dei cittadini lavoratori p.4- - L’incidente Saragat. Una lettera di Togliatti a Sandro Pertini
«l’Unità», 2 ottobre 1946 [pp.1-2] Per il consolidamento della Repubblica e della nuova democrazia italiana. Obbiettivi fondamentali che si pongono oggi al popolo italiano : conquista di un trattato di pace che garantisca l'indipendenza politica ed economica del Paese , profonda democratizzazione di tutta la vita nazionale , imprimere un nuovo corso alla nostra economia ( Risoluzione del Comitato centrale del PCI )
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Franco Rodano, Il nuovo corso, «Rinascita», settembre 1946.
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18-26 settembre |
Assemblea Costituente - Il presidente del Consiglio, Alcide De Gasperi , illustra la politica economica del governo. Prima ancora delle sue comunicazioni all’Assemblea l’annuncio dell’accettazioni delle dimissioni del ministro del Tesoro Epicarmo Corbino e in sua sostituzione la nomina di Bertone .
Seduta n. XVIII – 18 settembre Cappa, sottosegretario per la presidenza del Consiglio : nomina del ministro del Tesoro ; De Gasperi : comunicazioni del presidente del Consiglio , Lombardi , Francesco Mariani
Seduta n. XIX - 19 settembre Discussione: Carmagnola , Pella, Nitti , Crispo , Prezioni
Seduta n. XX - 20 settembre Discussione : Preziosi , Bruni, La Malfa, Corbino
Seduta n. XXI -21 settembre Discussione : Marina, Negarville , Nenni , vicepresidente del Consiglio , Giannini, Damiani, Patrissi
Seduta n. XXII -24 settembre Discussione : Einaudi , Bencivenga , Conti , Cortese , Benedetti
Seduta n. XXIII - 25 settembre Discussione : Marinaro , Scoccimarro , ministro delle Finanze , Perrone Capano , Finocchiaro Aprile , Benedetti , Bertone , ministro del Tesoro
Seduta n. XXIV -26 settembre Seguito e fine della discussione : De Gasperi : replica , Damiani , Marinaro , Finocchiaro Aprile , Benedetti , Sforza , Cianca , Meda , Nitti , Preziosi , Lucifero , Pertini
«l’Unità», 19 settembre 1946 [p.1] Provvedimenti accettabili e considerazioni infelici. De Gasperi espone alla Costituente le misure economiche proposte dal governo. Il deputato Lombardi sottolinea la responsabilità delle .classi possidenti. L’on. Bertone è stato nominato nuovo ministro del Tesoro ; m.m. ( Mario Montagnana) , Ciò che è essenziale
«l’Unità», 20 settembre 1946 [p.1] All’Assemblea Costituente. Si discute sulle dichiarazioni del presidente del Consiglio. Un discorso di F. S. Nitti. Interventi di Carmagnola e Pella. Oggi parlano La Malfa e Corbino
«l’Unità», 21 settembre 1946 [p.1] La discussione a Montecitorio. Serrata critica di La Malfa alla politica economica di Corbino. Un discorso vacuo e dilettantesco, ma non privo di fiele, dell’ex ministro del Tesoro. Oggi parla Negarville
«l’Unità», 22 settembre 1946 [p.1-p.4] Un forte discorso di Celeste Negarville all’ Assemblea Costituente. Appello a tutte le forze produttive per un nuovo corso della nostra economia. Un’offesa all’Assemblea: il commediante Giannini e il fascista Patrissi
«l’Unità», 24 settembre 1946 [p.1-p.4] Domani la Costituente voterà' sulla politica del governo. La mozione della maggioranza sarà concretata oggi a Montecitorio. Riunione comune dei quattro partiti governativi Elementi di sinistra nella Direzione della D, C. “ Critica Sociale” per uno svuotamento del patto di unità d'azione
«l’Unità», 25 settembre 1946 [pp.1-2] La mozione di fiducia al governo concordata tra i quattro partiti. Consolidamento della Repubblica e sollecita azione di politica economica. Alla Costituente: una lezione a di Einaudi, un discorso fascista di Bencivenga e insulti ai partigiani rintuzzati da Moscatelli
«l’Unità», 26 settembre 1946 [p.1] Parla alla Costituente il successore di Corbino. “ Il peso tributario deve ricadere sulle classi abbienti “ dichiara Bertone. Le entrate ordinarie in costante aumento. Alle spese straordinarie si provvedere con misure di finanza straordinaria ; Luciano Barca, Si inizia la nuova politica economico-finanziaria. Il discorso del ministro del Tesoro
«l’Unità», 27 settembre 1946 [p.1] Per il consolidamento della Repubblica e per una sollecita azione economica. Il programma del governo approvato dalla Costituente. L'ordine del giorno della maggioranza approvato con 33? voti favorevoli contro 58 . Discorso di ordinaria amministrazione di De Gasperi. Il compagno Assennato invoca la solidarietà italiana con i patrioti greci
«La Nuova Stampa», 18 settembre 1946 [p.1] a., La Costituzione affronta la situazione politica. I tre partiti di massa per non accentuare i dissensi decidono di circoscrivere il dibattito. Le linee delle dichiarazioni di De Gasperi. Dall’interim di Campilli alla probabile nomina di Menichella al Tesoro ; Editoriale, Emilio Crosa, Il problema politico del tempo
«La Nuova Stampa», 19 settembre 1946 [p.1] De Gasperi espone alla Costituente le linee del programma finanziario. Ricondurre la pressione tributaria almeno al livello di anteguerra : nuova imposta sui maggiori redditi dei beni reali , imposta personale sul patrimonio , prestito novennale. Aumento dei generi razionati per combattere il mercato nero. Preparazione della riforma agraria. Lotta alla delinquenza specialmente in Sicilia e in Emilia ; L’on. Bertone al Tesoro. “ Premessa fondamentale : la stabilizzazione della lira”. Una dichiarazione a “ La Nuova Stampa”
«La Nuova Stampa», 20 settembre 1946 [p.1] Editoriale, Benevola sfiducia ; La discussione alla Costituente. Non perdere tempo. Questo il monito che oratori degli stessi partiti della coalizione e l’onorevole Nitti hanno rivolto al governo
«La Nuova Stampa», 21 settembre 1946 [p.1] Editoriale, L’unica via ; La discussione alla Costituente. Autodifesa di Corbino e i suoi consigli al successore ; Oggi parla Bertone. La fusione dei liberali con i democratici italiani. La defezione dei repubblicani scongiurata
«La Nuova Stampa», 22 settembre 1946 [p.1] La seduta della Costituente. Lo Stato deve rafforzarsi. Messa a punto di Nenni del “ caso” Lavagnino e il moto dei partigiani. Giannini propende per una economia controllata ; La fiera dei disaccordi. La polemica social comunista alla Camera e sui giornali. La solitudine di De Gasperi alla segreteria del partito. La fusione dei liberali con i democratici italiani
«La Nuova Stampa», 24 settembre 1946 [p.1] a., Tutti all’opposizione … E al Paese chi ci pensa ? ; I partiti e la Costituente. Il Consiglio nazionale della DC per una definitiva chiarificazione politica. Il Convegno di “ Critica sociale”. In attesa dell’esposizione di Bertone
«La Nuova Stampa», 25 settembre 1946 [p.1] Il dibattito alla Costituente. Una sintesi dell’on. Einaudi. Previsioni per il bilancio ’46-’47 : 700 miliardi di spese e 240 di entrate , il disavanzo va ricoperto col gettito fiscale , il Tesoro del 12 marzo ’45 non ha richiesto anticipazioni alla Banca d’italia, la circolazione, quasi immutata, ammonta a 412 miliardi. Nuove battute per i partigiani di Asti
«La Nuova Stampa», 26 settembre 1946 [p.1] Titolo : L’esposizione del ministro Bertone. “ Il popolo italiano abbia fiducia, la lira sarà stabilizzata” Le classi abbienti sono chiamate a pagare le maggiori spese e a colmare il deficit di bilancio lo Stato dal canto suo assicurerà il pacifico svolgimento delle attività economiche. Così sarà posto il pilastro della ricostruzione ; a. , Punto di partenza ; La seduta
«La Nuova Stampa», 27 settembre 1946 [p.1] Editoriale, a. , La scogliera superata ; La Costituente vota la fiducia dopo le dichiarazioni dell’on. De Gasperi. 331 voti favorevoli e 58 contrari. Due notizie del presidente del Consiglio : 1° : gli indici della produzione industriale toccano ora il 70 per cento di quello che erano nel ’38 , 2° : si ha il fondata speranza che le riparazioni non supereranno i 200 o 300 milioni di dollari. Incidente finale tra democristiani e socialcomunisti
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28 settembre
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Muore a Desio ( MI ) , Achille Grandi segretario generale della CGIL e leader della corrente sindacale DC. Insieme a Bruno Buozzi protagonista del percorso che portò, nel febbraio del 1944, alla firma del Patto di Roma e alla nascita della CGIL unitaria , esperienza che avrà fine all’indomani del voto del 18 aprile 1948 . Nella segreteria CGIL e alla guida della corrente sindacale DC lo sostituisce Giuseppe Rampelli
«l’Unità», 29 settembre 1946 [pp.1-2] Renato Bitossi , Un lutto dei lavoratori. È morto Achille Grandi uno dei realizzatori dell’unità sindacale
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29 settembre
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Pio XII riceve i partecipanti al I° congresso nazionale delle ACLI
Discorso di Pio XII fonte : www.vatican.va
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30 settembre |
PCI - Palmiro Togliatti conclude la prima Festa nazionale de «l’Unità» che si svolge alle Terme di Caracalla a Roma. A nome del quotidiano del partito interviene il vicedirettore , Pietro Ingrao.
«l’Unità», 1 ottobre 1946[ pp.1-2] p.1- Un grande e commovente successo de “l’Unità”. 120.000 lavoratori romani festeggiano il loro giornale . “ Ecco la nostra forza , ecco il nostro capitale : le masse lavoratrici che avanzano verso la libertà e sanno che la loro stampa è un'arme necessaria per vincere la loro battaglia “ dichiara il compagno Togliatti all'immensa folla ; Il saluto di Togliatti ; p.2- [ cronaca di Roma ] Una domenica di gioia . Otto ore di festa a Caracalla,
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1 ottobre
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Si conclude il processo di Norimberga contro 24 gerarchi nazisti imputati quali criminali di guerra. Le sentenze dei 12 condannati alla pena capitale saranno eseguite il 16 ottobre.
«l’Unità», 2 ottobre 1946[ p.1] Guai a chi attenterà' di nuovo alla pace e alla libertà nel mondo! Dodici grandi criminali nazisti condannati all’ impiccagione. A morte : Goering, Ribentrop , Keitel, Kaltenbrunner, Franck , Frick, Streicher, Sauckel , Jodl, Seyss-Inquart , Borman. All’ergastolo : Hess, Funck , Raeder. A venti anni : Schirach . A quindici anni : Neurath. A dieci anni : Doenitz . Assolti : Schacht, Papen e Fritsch. Le esecuzioni avverranno il sedici ottobre. Il giudice sovietico protesta per le assoluzioni e per il salvataggio di Hess
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9 ottobre
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A Roma la manifestazione degli edili contro la decisione del Genio Civile di chiudere alcuni cantieri si trasforma in una violenta battaglia. Durante gli scontri a piazza del Viminale 2 manifestanti uccisi e 141 feriti. Il giorno dopo in ospedale morirà, per le ferite riportate, un altro operaio. Il PCI denuncia le responsabilità dei grandi appaltatori romani e dei provocatori neofascisti, estranei ai lavoratori, che si sono inseriti nella manifestazione allo scopo di farla degenerare. Alcuni neofascisti saranno accusati di aver fornito armi ai dimostranti. Il 12 ottobre , seguiti da oltre ventimila persone , i funerali delle tre vittime : Giuseppe Grossetti , Adolfo Scurti e Enrico Costantini . Commemorano i caduti Oreste Lizzadri, segretario della CGIL, Buschi , segretario della Camera del Lavoro e Claudio Cianca , segretario del sindacato edili
«l’Unità», 10 ottobre 1946[pp.1-2] Titolo pagina : Roma esige la implacabile punizione dei responsabili. Grandi appaltatori e cospiratori fascisti hanno provocatori i sanguinosi fatti di ieri. Due morti e 141 feriti sono il luttuoso bilancio della giornata. Un comitato di ministri dichiara inesistente l’ordine di licenziamento degli operai del Genio civile e apre un’inchiesta. I fatti denunciano le gravi responsabilità degli appaltatori. Il comunicato della CdL di Roma ; Editoriale, Pietro Ingrao , Colpire a fondo ; La tragica mattinata ; La versione dei fatti nel comunicato ufficiale ; Le decisioni del governo ; Oggi nei cantieri riprenderà il lavoro ; pp.1-2- Tecnica della provocazione. Chi sono i responsabili ; Roma in lutto. Una giornata di angoscia e di ansie. I nomi dei feriti. I testimoni oculari raccontano come si sono svolti i fatti. La riunione delle CI alla CdL
«l’Unità», 11 ottobre 1946[pp.1-2] p.1-Editoriale, Pietro Ingrao, Collusione di forze ; Perché è stato versato il sangue del popolo. Ridda di milioni. Nuovi fatti documentano le responsabilità gravissime degli appaltatori. I provocatori erano estranei alla massa degli operai. La polizia intende andare a fondo ? ; Un comunicato della segreteria del PCI : Per la difesa dell’ordine democratico [ testo ] ; Oggi Consiglio dei ministri. Viva attesa nel Paese per le decisioni del Governo. Esposizione di De Gasperi sui fatti del Viminale. Esame della grave situazione alimentare nel Nord. Gli Enti Alimentari di Consumo obbligatori nelle grandi città ; p.2 [Cronaca di Roma] - I provocatori non la spunteranno. Stretti intorno al sindacato gli edili sono tornati al lavoro. L’arresto di un sobillatore. Tredici dimostranti trattenuti in Questura. Anche l’avv. Paleani , ex fiduciario dell’associazione Reduci, fermato per misure di pubblica sicurezza ; Dopo i luttuosi conflitti al Viminale. Un altro operaio è mortoin seguito alle ferite riportate. I funerali delle vittime a cura della Camera del Lavoro. IlSindacato Edili apre una grande sottoscrizione
«l’Unità», 13 ottobre 1946[p.1] L’estremo saluto alle vittime della provocazione del Viminale. Il grande cuore di Roma intorno alle bare dei lavoratori caduti. Marea di popolo e bandiere abbrunate alle solenni esequie
«La Nuova Stampa»,10 ottobre 1946 [p.1] Giornata di tumulti a Roma per il licenziamento di 30 mila operai. Una enorme massa di dimostranti tenta l’assalto al Viminale e alla Questura ed è respinto dopo gravi conflitti con la forza pubblica. Manifestazioni anche alla periferia. Un morto e 141 feriti. I fiduciari degli operi deplorano gli episodi di violenza che attribuiscono ad elementi incontrollati ; Segnali d’allarme ; Severo monito del governo
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Prestito nazionale vedere
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11 ottobre |
CGIL – Confindustria : alla presenza del ministro Campilli è raggiunta un’intesa di massima per su trattamento salariale e contingenza . L’ accordo , da perfezionare, stabilisce un aumento del 3, 5% rispetto all’ intesa raggiunta nel dicembre 1945, il 50% sugli assegna familiari per i figli. Le ferie sono portate a 12 giorni e pagate le festività infrasettimanali, la gratifica natalizia e la tredicesima. L’accordo riguarda anche gli impiegati. Concordata una tregua di almeno 6 mesi. La definizione dell’intesa sarà oggetto di ulteriori trattative e sarà definitivamente firmata il 30 ottobre.
«l’Unità», 12 ottobre 1946 [p.1] Un passo avanti verso la normalizzazione dell’economia. L’accordo salariale raggiunto tra CGIL e Confindustria. L’aumento medio dei salari si aggira sulle 135 lire giornaliere rispetto a quelli concordati nel dicembre 1945. Necessità di stabilizzare il costo della vita
«La Nuova Stampa»,12 ottobre 1946 [p.1] L’accordo per i salari. Aumento del 35% sulle tabelle degli ultimi accordi e del 50% sugli assegni familiari per i figli. Le ferie portate a 12 giorni, pagate le festività infrasettimanali, la gratifica natalizia e la tredicesima mensilità. Anche gli impiegati compresi, Tregua concordata per almeno 6 mesi
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11 ottobre
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Per ridurre l’eccesso di liquidità presente nel sistema economico il Consiglio dei ministri approva l’emissione di un prestito redimibile, il Prestito della Ricostruzione. I titoli e gli interessi sono esenti da ogni imposta, presente e futura.
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13 ottobre
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La Francia approva con il referendum la nuova Costituzione. Nasce la IV Repubblica francese.
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13 ottobre |
Elezioni amministrative - Votano 232 comuni , 98 nel Sud , 84 nel Nord e 50 nell’Italia centrale.
«l’Unità», 13 ottobre 1946 [p.1] Il municipio al popolo. Oggi votano Assisi e Pontassieve. Altri 232 comuni alle urne.
«l’Unità», 15 ottobre 1946 [p.1] Dall'Umbria alla Sicilia grandi affermazioni delle sinistre. Schiacciante vittoria dei partiti popolari sul blocco democristiano-qualunquista ad Assisi . A Riesi , massimo centro della provincia di Caltanissetta, hanno vinto i socialcomunisti . Le destre battute duramente anche nel Lazio . Tutti i Comuni della Toscana conquistati dalle forze popolari ; Primi risultati
«l’Unità», 17 ottobre 1946 [p.4] Su 131 comuni, 62 alla sinistre. Successi social comunisti in Sicilia e nell’Udinese
«l’Unità», 18 ottobre 1946 [p.1] Vittorie popolari nel Mezzogiorno. Comuni nel Salernitano conquistati dalle sinistre. Il più grande centro consultato domenica. Nocera Inferiore ha dato la maggioranza al blocco social comunista; I nuovi risultati
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13 ottobre |
PCI – Editoriale di Palmiro Togliatti
«l’Unità», 13 ottobre 1946 [p.1] Editoriale, Palmiro Togliatti, Chi sono i “ sovversivi” ?
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14 ottobre |
PRI – Comitato centrale : con 20 voti contro 18 è respinta la proposta del segretario , Randolfo Pacciardi, sostenuta anche da Ferruccio Parri e Ugo La Malfa di uscire dal governo. In conseguenza della votazione Pacciardi si dimette da segretario. Fino al Congresso la reggenza è affidata al vicesegretario Bellonci
«l’Unità», 15 ottobre 1946 [p.1] Pacciardi si dimette da Segretario del PRI. Con 20 voti contro 18 il Comitato Centrale repubblicano si pronuncia per una permanenza del partito nel governo. L’avvocato Belloni incaricato di reggere la segreteria
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15 ottobre
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Si conclude a Parigi la Conferenza della pace. Contrasti fra Urss e alleati occidentali. Si decide la divisione della Germania in quattro zone di occupazione : Usa, Gran Bretagna, Francia, Urss.
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15 ottobre |
Mauro Scoccimarro, su mandato della Direzione del PCI , si incontra con Alcide De Gasperi per denunciare la campagna antidemocratica di violenze e menzogne contro il partito comunista e chiede un energico impegno del governo contro ogni rigurgito fascista e di colpire le connivenze di alcune autorità periferiche.
«l’Unità», 16 ottobre 1946[p.1] Per una più efficiente azione del governo della Repubblica . Scoccimarro denuncia a De Gasperi l’anormalità della situazione politica interna. La campagna antidemocratica di violenze e di menzogne contro il partito comunista . Il pericolo fascista e le connivenze di alcune autorità periferiche . De Gasperi si dichiara deciso ad intervenire . Impegno ad una maggiore collaborazione t r a DC e PCI
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17-21 ottobre |
Federterra I Congresso nazionale , Bologna. Il Congresso decide di dar vita alla Confederterra , un’unica organizzazione che riunisce tutti i lavoratori agricoli. Ilio Bosi ( PCI ) è eletto segretario generale.
«l’Unità», 16 ottobre 1946[p.1] Editoriale, Elio Bosi , Contadini a Congresso
«l’Unità», 17 ottobre 1946 [p.4] Un grande avvenimento nazionale. Si apre oggi a Bolognail Congresso dei contadini italianila partecipazione degli on. Segni, Spano, Lizzadri e Di Vittorio. Dichiarazioni dell'on. Guido Miglioli a “l'Unità”
«l’Unità», 18 ottobre 1946 [p.1] G.V. , Il Congresso dei contadini a Bologna. La riforma agraria assicurerà un più alto tenore di vita agli italiani. La relazione del compagni Vidimari
«l’Unità», 19 ottobre 1946 [p.1] G.V. , Seconda giornata al Congresso della Federterra. I contadini che chiedono la terra non sono nell’illegalità. Contro la legge agiscono gli agrari che lasciano i terreni incolti. L’intervento di Brandani provoca mozioni di solidarietà coi contadini del Meridione. La relazione Santini sui problemi assistenziali
«l’Unità», 20 ottobre 1946 [p.1] G.V., Il Congresso della Federterra a Bologna. I contadini debbono partecipare alla direzione delle aziende agricole. I coloni del Meridione all’ordine del giorno. L’intervento del compagno Spano. Un discorso dell’on. Miglioli
«l’Unità», 22 ottobre 1946 [p.1] G. V., Il Congresso nazionale della Federterra. Riforma agraria problema nazionale. “ La liquidazione del latifondo non è un’operazione rivoluzionaria, ma un’operazione di risanamento economico del Paese” afferma Di Vittorio in un grande comizio a Bologna ; La chiusura del Congresso
«l’Unità», 23 ottobre 1946 [p.1] G. V., Tutti i lavoratori agricoli riuniti in una grande organizzazione. È sorta la Confederterra. Il compagno Ilio Bosi eletto segretario generale
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17 ottobre |
Il Consiglio dei ministri
«l’Unità», 18 ottobre 1946 [p.1] Attendiamo ora le misure concrete. Una più rigida disciplina nel settore alimentare è stata decisa ieri dal Consiglio dei ministri. Proposte dei ministri comunisti per l’estensione della disciplina al settore dei tessili e a quello dei concimi. Nessuna riduzione del carovita agli Statali. Il lodo mezzadrile trasformato in legge
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17 ottobre |
PCI-PSI - Luigi Longo per il PCi e Sandro Pertini per il PSI definiscono il testo del nuovo Patto d’azione fra i due partiti. L’accordo sarà discusso e approvato definitivamente il 25 ottobre nella riunione congiunta delle due Direzioni.
«l’Unità», 18 ottobre 1946 [p.1] Accordo sul testo definitivo del Patto d’unità d’azione tra comunisti e socialisti
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18 ottobre
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Il presidente del consiglio De Gasperi lascia l’interim agli Esteri , ministero alla cui guida viene designato Pietro Nenni (PSIUP).
«La Nuova Stampa», 20 ottobre 1946 [p.1] Editoriale, Filippo Burzio, La fortuna di De Gasperi ; L’on. Nenni agli Esteri. Dichiarazioni del ministro sulla nostra pace : “ La revisione è nelle cose che sono più forti del trattato e l’Europa non si ricostruisce senza o contro di noi”. Il messaggio di Bevin : “ L’Italia conti sulla piena simpatia dell’Inghilterra”
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26 ottobre
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Le direzioni del PCI e PSIUP firmano un nuovo Patto di unità d’azione.
Il testo del Patto , Unità d’azione tra Partito comunista e Partito socialista per il rinnovamento della vita politica e sociale italiana, «l’Unità», 27 ottobre 1946
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I fatti di Milano vedere 26- 27
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26 ottobre |
Su «l’Unità» Di Vittorio replica alle critiche mosse dagli organi di stampa moderati e conservatori di aver sostenuto nella III Sottocommissione per la Costituzione la necessità di sancire il diritto di sciopero nella Costituzione.
«l’Unità», 26 ottobre 1946. Giuseppe Di Vittorio, Il diritto di sciopero e la Costituente
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27-30 ottobre
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Dopo un periodo di intense lotte CGIL e Confindustria siglano l’accordo che riconosce l’aumento del 35% dei salari minimi, il pagamento della tredicesima e la retribuzione di 12 giorni di ferie l’anno , accordo accompagnato dall’adozione della «scala mobile» diretta ad adeguare i salari operai al costo della vita.
«l’Unità», 29-30- 31 ottobre 1946 La firma dell’accordo ha subito un ulteriore rinvio ( 29 ottobre ) ; Il testo dell’accordo ( 30 ottobre ) ; L’accordo per la tregua salariale è stato firmato ieri mattina
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30 ottobre |
«l’Unità», 1 novembre 1946 [p.1] Titolo : Unanime deplorazione per l'atto criminoso contro l'ambasciata d'Inghilterra. Sono stati operati i primi fermi dalla polizia italiana e alleata. Come è stato compiuto l'attentato . Opinioni e ipotesi di funzionari italianie alleati . “ Gli esecutori hanno già lasciato Roma” -Dichiara la Questura ; Perché il governo possa agire ; Le prime indagini ; Il vivo rincrescimento del governo italiano ; L’ambasciata inglese a “l’Unità”
«La Nuova Stampa», 31 novembre 1946 [p.1] Titolo : L’attentato all’ambasciata britannica. Alla caccia dei dinamitardi. La nostra polizia svolge con quelle alleate febbrili indagini. Primi sospetti. Alcuni fermi. Il Governo esprime a re Giorgio VI e al Gabinetto inglese il rammarico del popolo italiano ; a. , Non noi ; Quaranta chili di tritolo. Il palazzo devastato. L’allarme pochi istanti prima dell’esplosione. Che cosa dice uno dei feriti ; A Londra si esclude la responsabilità italiana ; Preoccupazioni a Parigi
«La Nuova Stampa», 2 novembre 1946 [p.1] L’attentato dinamitardo a Roma. Ancora nessuna luce. Cinque polizie lavorano. Altri fermi. Le difficili ricerche nel mondo degli stranieri di 40 nazionalità. La sorveglianza dell’ambasciata era riservata agli inglesi
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1 novembre |
PCI – Intervista di Palmiro Togliatti a «La Gazzetta di Livorno»
«l’Unità», 1 novembre 1946 [p.1] Un’intervista del compagno Togliatti. Tripartitismo e patto d'unità. Andreotti e le sguaiataggini qualunquiste. Le contraddizioni della Democrazia cristiana Evoluzione nei rapporti dei due grandi partiti della classe operaia [ testo dell’intervista]
«La Nuova Stampa», 1 novembre 1946 [p.1] a., Il patto, l’amnistia, i partigiani. Togliatti irritato contro la DC. I repubblicani contro il leader comunista. Cristini e Andreoni
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4 novembre |
New York – Inizia la terza serie delle riunioni dei ministri degli Esteri delle Quattro grandi Potenze. La discussione riprende dalle questioni non risolte dalla Conferenza dei 21 che si è conclusa a Parigi il 15 giugno. Fra i punti centrali il destino del territorio di Trieste . Alla vigilia il governo italiano fa pervenire ai quattro ministri una nota critica sulla bozza del Trattato di Pace predisposto a Parigi.
«La Nuova Stampa», 5 novembre 1946 [p.1] La questione di Trieste all’esame dei Quattro ; La nota italiana ai “ Quattro”. Riconoscimento della lotta antifascista. Plebiscito per l’Istria. Riesame del problema coloniale e alleggerimento delle riparazioni [ testo] ,
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7 novembre
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Palmiro Togliatti, dopo essersi incontrato con il leader jugoslavo Tito, comunica la disponibilità jugoslava a riconoscere la sovranità italiana su Trieste, a restituire i prigionieri italiani e ad avviare rapporti commerciali con l’Italia. La condizione posta da Tito è l’annessione della città di Gorizia alla Jugoslavia. Ne segue la dura polemica con la DC. Il governo italiano si rifiuta di prendere in esame la proposta.
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Titolo : Il maresciallo Tito è disposto a lasciare Trieste all’Italia; Intervista a Togliatti ( 7 novembre ) ; Titolo : Profonda impressione in tutto il Paese per la prospettiva di un ritorno di Trieste all’Italia; editoriale Mario Montagnana, Amore di Patria e livore di parte ( 8 novembre ); Titolo : Trieste rimarrà all’Italia nonostante tutte le provocazioni ; editoriale Pietro Ingrao , Servi dello straniero; Un comunicato del PSI ( 9 novembre); Palmiro Togliatti, La politica dei calci nel sedere ; «l’Unità», 7-8-9-10 novembre 1946
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Elezioni amministrative |
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9 - 10 novembre
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Si svolgono le elezioni amministrative. Interessati 1.383 comuni. Si vota a Torino, Genova, Firenze, Roma, Napoli e Palermo. Votano 4.936.337 persone, il 65% degli aventi diritto. Per la DC un tracollo nelle grandi città , a Roma, Napoli e Palermo perde quasi la metà dei voti ottenuti il 2 giugno a favore dei monarchici e dell’Uomo qualunque. Si consolida particolarmente nelle grandi città del Nord il PCI, successo per le liste dell’ Uomo qualunque.
«l’Unità», 9 novembre 1946 [p.1] Elezioni a Roma, Torino, Genova, Napoli, Firenze Palermo. Intensa vigilia elettorale in sei grandi città italiane. Unanime adesione popolare ai discorsi dei compagni Umberto Terracini alla “ Pergiola” di Firenze ed Emilio Sereni al “ San Carlo”
«l’Unità», 9 novembre 1946 [p.2- Cronaca di Roma ] Era Tempo ! L’Ufficio politico apre un’inchiesta sui brogli elettorali della DC. Il commissario Ungaretti incaricato delle indagini dietro precisa segnalazione del commissariato di PS di S. Pietro. Anche il Buon Costume indaga sullo scandalo di Pantanella ; Viva i candidati del popolo [ i candidati del Blocco del popolo]
«l’Unità», 10 novembre 1946 [p.1- Edizione romana ] Titolo pagina : Romani ! Alle urne contro i principi e i pescecani. Votate la lista di Garibaldi che porterà il popolo in Campidoglio ; Edoardo D’Onofrio, Garibaldi in Campidoglio ; Conquistare il Comune al lavoro, alla libertà, alla Repubblica. Il programma di emergenza del Blocco ; Sei grandi città oggi alle urne [ sullo stesso numero l’editoriale di Togliatti di replica ai commenti critici sul suo viaggio in Jugoslavia , La politica dei calci nel sedere ]
«l’Unità», 10 novembre 1946 [pp.2- 3- Cronaca di Roma ] p.2-Ecco i nemici del popolo romano. Nessuno di costoro salga in Campidoglio ; Un tentativo di salvataggio in “ extremis”. Bottino smentisce l’ “ Osservatore” e conferma l’inchiesta sulla pasta. Un ambiguo comunicato della Questura. “ Perderemo migliaia di voti ” dichiara un redattore del “ Popolo” ; p.3- [ Le liste e i candidati al Comune di Roma ]
«l’Unità», 12 novembre 1946 [p.1] Titolo pagina : Garibaldi ritorna in Campidoglio. Grandi vittorie del popolo in tutta Italia. Il Blocco del popolo trionfa a Roma. Imponenti vittorie dei comunisti a Torino, Genova, e Firenze. Il Blocco Democratico Popolare in forte maggioranza a Napoli ; Editoriale, Mario Montagnana , Ha vinto il popolo ; Città conquistate dalle forze del lavoro. Alla martinella del Palazzo della Signoria risponderanno le sirene di Torino, Genova e Napoli e il campanone del Campidoglio. L’esultanza del popolo vincitore ; [ I risultati nelle città – Tabella]
«l’Unità», 12 novembre 1946 [p.2- Cronaca di Roma ] Una data indimenticabile. Oggi tutta Roma in Campidoglio a festeggiare la vittoria del popolo. Per tutta la giornata di ieri i compagni ci hanno telefonato notizie di successi ; I dati analitici dei singoli quartieri
«l’Unità», 13 novembre 1946 [p.1] Titolo pagina : Le campane del Campidoglio hanno suonato a festa. Gioia e entusiasmo di popolo salutano la grande vittoria elettorale ; Editoriale, Pietro Ingrao , La lezione del 10 novembre ; I risultati definivi ; Da Torino a Palermo ; Palmiro Togliatti, A tutte le organizzazioni di partito. A tutti i compagni ; Fiaccole e bandiere sul Colle Capitolino. D’Onofrio, Sotgiu , Comandini e Romita parlano a una enorme folla di popolo. Festeggiamenti in tutta la città
«l’Unità», 13 novembre 1946 [p.2- Cronaca di Roma ] In tutti i rioni si è festeggiata ieri la vittoria popolare ; Le operazioni di scrutinio. I nomi dei consiglieri eletti saranno resi noti domani. L’ elezione del sindaco subordinata all’accordo per la formazione di una maggioranza
«La Nuova Stampa», 10 novembre 1946 [p.1] Chi vincerà nelle sei “ capitali” ? Cauti pronostici. Togliatti risponde acremente a De Gasperi per la campagna contro il “ baratto”. Una comunicazione di Nenni agli ambasciatori stranieri
«La Nuova Stampa», 12 novembre 1946 [p.1] Le elezioni nelle sei “ capitali”. Vittoria delle sinistre nel Nord del centro e della destra a Roma e nel Sud. Preoccupante astensione dalle urne : a Palermo ha votato soltanto il 36% , il massimo raggiunto a Firenze con il 73%. Giornata tranquilla : nessun incidente ; Chi salirà in Campidoglio? I risultati imporranno una Giunta di coalizione. Votano i ministri, ma non vota De Nicola. La distrazione del sindaco ; Le sinistre a Genova ; Vittoria dell’ UQ a Palermo ; Il 46% dei votanti a Napoli
«La Nuova Stampa», 12 novembre 1946 [p.2-cronaca cittadina] Il Comune ai social -comunisti. Giornata elettorale calma. La percentuale dei votanti ha raggiunto appena il 65%. I comunisti conquistano il primo posto seguiti dai socialisti e dai democristiani. Gli spostamenti verificatisi dalle elezioni del 2 giugno ; Scarsa affluenza alle urne
«La Nuova Stampa», 13 novembre 1946 [p.1 Editoriale, Filippo Burzio, Vantaggio alle ali. Regresso al centro ; a. , I democristiani dopo la prova. Reazioni ai risultati elettorali. La Direzione del partito riafferma la fiducia in De Gasperi e cerca direttive più sicure. Il problema delle coalizioni. Il caso complicato dell’Amministrazione di Roma
Lucio Luzzatto, Dei dati sulle recenti elezioni amministrative , «Socialismo» n. 11-12, novembre- dicembre 1946
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Dall’Unità del 7 novembre 1946- Cronaca di Roma
La scheda elettorale per le elezioni comunali
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13 novembre |
Confederazione nazionale dei Coltivatori diretti - I Congresso nazionale , Roma
Discorso di Pio XII ai partecipanti al Congresso della Confederazione nazionale dei coltivatori diretti – 15 novembre 1946
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16 novembre
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DC –Il segretario Attilio Piccioni in una lettera ai dirigenti centrali e periferici del partito, pubblicata come editoriale su «Il Popolo », esamina le ragioni della sconfitta elettorale alle amministrative e , riferendosi criticamente alla situazione politica generale al governo, scrive che « il tripartitismo non è stata una collaborazione ma una coabitazione forzata ».
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17 novembre |
Barra ( Napoli) – Nonostante le proteste dei partiti democratici la Polizia autorizza un comizio dei monarchici, al termine i partecipanti sfilano per il quartiere cantando inni fascisti e inneggiando al Duce e assaltano la sezione del PCI. Un operaio è ferito a colpi di mitra.
«l’Unità», 19 novembre 1946 [p.1] La Repubblica deve difendersi e colpire. Le squadre d’azione qualunquiste scatenate a Barra contro i lavoratori. Si canta “ Giovinezza” e si inneggia al “ duce”. Un operaio ferito a colpi di mitra e la sede del partito comunista saccheggiata. Immediata protesta di 15 mila lavoratori
«l’Unità», 21 novembre 1946 [p.1] Editoriale, Mario Alicata , Il termometro di Barra
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19 - 21 novembre
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PCI - Comitato centrale : Odg. : Risultati del convegno dei cooperatori comunisti ( Luigi Longo) ; Preparazione del convegno economico ( Mauro Scoccimarro) ; Convegni sindacali del partito ( Palmiro Togliatti) ; Convocazione della Conferenza d’organizzazione ( Pietro Secchia). Togliatti nella sua relazione riafferma l’urgenza di sviluppare la CGIL « sulla via dell’attività sindacale come noi l’abbiamo sempre conosciuta , e cioè sulla via dell’agitazione, degli scioperi» strumenti indispensabili per la contrattazione per battere le resistenze padronali». Il Comitato centrale approva un ordine del giorno di plauso per l’ iniziativa assunta da Togliatti recandosi a Belgrado e respinge come calunniose le critiche mosse dalla DC e dagli avversari e da parte della stampa.
«l’Unità», 20 novembre 1946 [pp.1-2] I lavori del Comitato centrale del PCI. Potenziare le operative per democratizzare l’economia. Il compagno Longo riferisce sul primo punto all’ordine del giorno. La relazione conclusiva del convegno dei operatori approvata dal Comitato
«l’Unità», 21 novembre 1946 [pp.1-2] Nazionalizzazioni e riforma agraria all’esame del PCI. La nazionalizzazione delle industrie elettriche , del gruppo Montecatini e della Banca d’Italia. La riforma dei patti agrari. L’industrializzazione del Mezzogiorno. La situazione politica. La relazione di Scoccimarro e il discorso di Togliatti
«l’Unità», 22 novembre 1946 [p.1] Titolo : Il Comitato centrale del PCI ha concluso i suoi lavori. L’azione sindacale del Partito nella relazione del compagno Togliatti. L’esigenza di una più ampia democrazia nel movimento sindacale. Decentrare e sburocratizzare. Orientamenti scissionistici delle ACLI ; Nell’interesse della Nazione [ ordine del giorno approvato] ; L’ultima seduta
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20 novembre
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PSIUP -Il « Giornale d’Italia» pubblica le interviste parallele di Giuseppe Saragat e di Mario Zagari, leader rispettivamente di « Critica sociale» e di « Iniziativa socialista». Entrambi criticano la linea del partito che considerano troppo appiattita sulle posizioni del PCI e mettono in discussione il Patto di unità d’azione e la permanenza del PSIUP nel governo. Lo stesso giorno la Direzione , con 5 voti a favore 4 contrari e un’astensione , decide di anticipare a gennaio il Congresso straordinario già fissato per marzo. «l’Unità», 21 novembre 1946 [p.1] Il Congresso del PSI anticipato all’11 gennaio ; Saragat e Zagari attaccano il Partito socialista
XXV Congresso , «Socialismo» n. 11-12, novembre- dicembre 1946
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22 novembre |
Pietro Nenni replica a Saragat che a sua volta risponderà sempre sull’ «Avanti!» il 26 novembre.
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24 novembre |
Ultimo turno delle elezioni amministrative. Si vota in 14 capoluoghi di provincia.
«l’Unità», 26 novembre 1946 [p.1] La democrazia avanza anche nel Sud le forze popolari vittoriose nei grandi centri meridionali . Il Blocco delle sinistre è primo nelle elezioni amministrative a Taranto, Ragusa , Benevento, Avellino, ed è secondo a Bari ed a Catania. Trionfo comunista a La Spezia, a Pistoia ed a Mantova
«La Nuova Stampa», 26 novembre 1946 [p.1] Il ciclo delle “amministrative” concluso. I risultati delle elezioni in 14 capoluoghi di provincia
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28 novembre |
Consiglio dei ministri fra i punti all’ordine del giorno la situazione dell’ordine pubblico in Emilia.
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29 novembre |
CGIL – Comitato direttivo
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2 dicembre
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Il ministro degli Esteri Nenni rivolge un appello alle collettività italiane d’America per sollecitare l’invio di soccorsi alla madrepatria duramente colpita dalle devastazioni belliche. L’appello sarà raccolto con generosità.
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3 dicembre
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I vari gruppi neofascisti che operano in Italia , fra cui il Fronte del Lavoro, il Movimento italiano unità sociale, il Movimento de La Rivolta Ideale ed il Gruppo reduciindipendenti, decidono di dar vita a un unico Movimento e stipulano l'atto costitutivo di quello che sarà il Movimento sociale italiano ( Vedi 26 dicembre 1946 ).
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9 - 13 dicembre
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Si svolge il consiglio nazionale della DC . Dossetti e Lazzati presentano una mozione di sfiducia nei confronti della segreteria Piccioni e la leadership di De Gasperi accusata di mancanza di iniziativa e di mediazione. Di fronte alle contestazioni Attilio Piccioni si dimette da segretario .
Giornata burrascosa al consiglio della Dc , «La Stampa» ,14 dicembre – 46-St2
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10 dicembre
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Nelle sale cinematografiche è proiettato il film di Roberto Rossellini «Paisà» che inaugura la stagione del neorealismo
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19 dicembre
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Il dialogo Giannini- Togliatti
Dopo il rifiuto liberale e l’ostilità della DC, Gugliemo Giannini tenta una nuova strada: l’intesa con il PCI. In una intervista all’Ansa il commediografo , dopo aver sostenuto che esistono solo due idee politiche, quella liberale e quella totalitaria, esprime la sua « convinzione e speranza» che sia possibile trovare un punto d’incontro fra il qualunquismo e il comunismo.
«La polemica del muro di Ghiaccio Giannini- Togliatti», Milano, Casa Editrice Ceschina 1951.
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Copertina
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20 dicembre
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Il dipartimento di Stato americano comunica che il presidente del Consiglio Alcide De Gasperi il 5 gennaio si recherà negli USA . De Gasperi dovrà trattare un prestito di cento milioni di dollari.
«l’Unità», 21 dicembre 1946 [ p.1] Gasperi si recherà a Washington invitato dal dipartimento di Stato. Il presidente del Consiglio dovrà trattare il cinque gennaio prossimo il prestito di cento milioni di dollari
«l’Unità», 22 dicembre 1946 [ p.1] De Gasperi parlerà a New York e Cleveland. In una riunione alla Casa Bianca diplomatici. e banchieri esaminano la situazione italiana
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22 dicembre
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Pio XII nel discorso pastorale, alludendo alla situazione politica a Roma, denuncia il grave pericolo rappresentato dalle sinistre : « Dal suolo romano , il primo Pietro, circondato dalle minacce di un pervertito potere imperiale, lanciò il suo fiero grido d’allarme : resistere forti nella fede. Su questo medesimo suolo noi ripetiamo oggi con raddoppiata energia il grido a voi la cui città natale è ora teatro si sforzi incessanti, volti ad infiammare la lotta fra due schieramenti : o con Cristo o contro Cristo; o la sua Chiesa, o contro la sua Chiesa».
Discorso di Pio XII ai fedeli, 22 dicembre 1946 da www.vatican.va
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Nello studio di Giuseppe Saragat si incontrano i rappresentanti di Critica sociale e di Iniziativa socialista , divisi sulle strategie i due gruppi sono uniti da una comune avversione al PCI. Ad eccezione di Saragat ormai deciso , permangono incertezze sulla scissione. Le assemblee delle due correnti definiranno le loro posizioni nelle rispettive assemblee del 7- 8 gennaio 1947.
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24 dicembre
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A Roma l’opposizione della DC non consente di eleggere il sindaco repubblicano Giovanni Selvaggi sostenuto dal Blocco del popolo. A questa proposta la DC contrappone : la richiesta del sindaco e l’inserimento dei monarchici, oppure sindaco Selvaggi ma con rappresentanza proporzionale di tutti i gruppi. Proposte respinte dal Blocco del popolo.
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26 dicembre
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Giorgio Almirante, Arturo Michelini, Pino Romualdi riuniti a Roma, nello studio del padre di Michelini, fondano il Movimento sociale italiano ( MSI ) . E ‘ nominata la giunta esecutiva composta da Giacinto Trevisonno, Raffaele Di Lauro, Alfonso Mario Cassiano, Giovanni Tonelli e Carlo Guidoboni .Su proposta di Romualdi è eletto segretario Trevinosso che si dimetterà il 15 giugno 1945 in contrasto con la giunta che ha accettato nel movimento alcuni deputati dell’Uomo qualunque ( vedi 15 giugno 1947).
«Rivolta Ideale», 28 dicembre 1946
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31 dicembre |
Palmiro Togliatti interviene sullo scontro in corso nel PSIUP criticando la volontà scissionistica che caratterizza gli articoli e le prese di posizione di Giuseppe Saragat
«l’Unità», 31 dicembre 1946 [ p.1] Editoriale, Palmiro Togliatti , Che cosa vuole l’on. Saragat ? ; Alla vigilia del Congresso socialista. Un violento attacco di Saragat a Nenni. Il capo dell’ala destra del PS rispende all’appello unitario di Nenni con dichiarazioni di sapore scissionistico. Vittorie della mozione di sinistra
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1947 |
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3 – 15 gennaio
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Il viaggio di De Gasperi negli USA. Il presidente degli Stati Uniti Truman si impegna a garantire all’Italia il massimo di aiuti economici. 50 milioni di dollari per la collaborazione offerta nel periodo di permanenza delle truppe americane in Italia. La Export- Import Bank concede un prestito di 100 milioni di dollari.
Ai rappresentanti degli Stati uniti d’America, discorso al Pan America Union di Chicago8 gennaio
Cosa ci aspettiamo dagli Stati Uniti d’America, discorso al Forum di Cleveland : 10 gennaio
La nostra volontà di aprirci a una via libera, discorso alla Camera di commercio di New York , 13 gennaio
La politica economica italiana , discorso all'Union Club di New York, 13 gennaio 1947
«l’Unità», 3 gennaio1946 [ p.1] Editoriale, Viaggi all’ estero ; De Gasperi parte oggi dall’aeroporto di Ciampino.A New York non si discuterà solo del prestito di 200 milioni . Gli Stati Uniti starebbero per pagare il secondo acconto delle spese di occupazione all'Italia
«l’Unità», 4 gennaio1946 [ p.1] L’aereo di De Gasperi in rotta verso Washington. Dichiarazioni del presidente del Consiglio al suo arrivo a Parigi . De Gasperi si incontrerà con Blum al ritorno
«l’Unità», 4 gennaio1946 [ p.1- Edizione piemontese] Mentre De Gasperi vola verso Washington. I lavoratori italiani chiedono quanto costerà l'aiuto americano
«l’Unità», 5 gennaio1946 [ p.4] L’on. De Gasperi arriva oggi nella capitale degli SU. Il presidente del Consiglio assisterà lunedì alla sedutadelle due Camere . Un commento del “ Times”
«l’Unità», 7 gennaio1946 [ p.1] L’arrivo a Washington del primo ministro italiano. De Gasperi incontra Byrnes . Il presidente del Consiglio assiste all'apertura dell' 80° Congressodegli Stati Uniti. il prestito della “Import Export Bank”
«l’Unità», 8 gennaio1946 [ p.1] L’attività del primo ministro italiano negli SU. Colloquio De Gasperi-Truman. Le quotazioni della lira nei confronti del dollaro discusse a Washington. Lo sblocco delle proprietà italiane negli Stati Uniti estremamente dubbio
«l’Unità», 10 gennaio1946 [ p.1] De Gasperi partecipa a Cleveland al Convegno di politica internazionale. In attesa del prestito, sarebbero aumentati i fondi per i soccorsi all’Italia . Il nuovo cambio del dollaro nelle dichiarazioni di Campilli
«l’Unità», 14 gennaio1946 [ p.1] Un radiomessaggio di De Gasperi. Oggi sarà diramato a Washington un comunicato sui risultati raggiunti. Possibilità di prestiti da parte della Banca internazionale e del Fondo monetraio internazionale. De Gasperi a Washington
«l’Unità », 15 gennaio1946 [ p.1] L’ Export -Import Bank concederà un prestito condizionato all’Italia. Cento milioni di dollari saranno concessi sotto forma di crediti separati per acquisti determinati, valutata di volta in volta la situazione italiana
«l’Unità », 16 gennaio1946 [ p.1] Editoriale, Antonio Pesenti , Aiuti dagli SU ; De Gasperi sarà a Roma domani. Il comunicato di Washington sull'esito delle trattative. Lo scongelamento dei beni italiani negli SU. Probabile invio di 200 mila tonn. di grano e 425 di carbone . L'avventurosa partenza del presidente del Consiglio dall'aeroporto; La situazione politica . Si attende il ritorno di De Gasperi
«l’Unità », 17 gennaio1946 [ p.1] De Gasperi arriva oggi a Roma. La Costituente si riunirà il 28 o il 3 febbraio. I deputati socialisti rimarrebbero uniti. Si apre il Congresso del PRI
«La Nuova Stampa», 2 gennaio 1947 [ p.1] f. , Alla vigilia del viaggio in America. Gli argomenti sul tappeto. La ricostruzione economica del Paese e delle colonie. Due riunioni di esperti che accompagnano il presidente del Consiglio
«La Nuova Stampa», 3 gennaio 1947 [ p.1] Titolo : In volo verso Washington. Le carte di De Gasperi e le speranze degli italiani ; Editoriale, Filippo Burzio , Viaggi ; Gli ultimi colloqui prima della partenza ; Un gesto d’amicizia. Nostra intervista col giornalista americano che fece da tramite tra Truman e De Gasperi. Previsioni : ingresso nell’UNO , assestamento favorevole delle colonie, aiuti economici continuativi
«La Nuova Stampa», 4 gennaio 1947 [ p.1] “Un rito di fraternità e di fiducia”. De Gasperi in viaggio. De Nicola, i membri del Governo e l’ammiraglio Stone gli recano a Ciampino l’augurale saluto. Un asso americano pilota il “Douglas” . Tappa a Parigi e alle isole Azzorre
«La Nuova Stampa», 8 gennaio 1947 [ p.1] William Umstead , De Gasperi a Washington. L’incontro con Truman. Il presidente dichiara : “ faremo ciò che è in nostro potere per aiutare il popolo italiano” Caloroso scambio di brindisi con Byrnes. 425 mila tonnellate di viveri entro febbraio ; Commenti londinesi
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Servizio Istituto Luce
Immagini tratte dal film Forza Italia di Roberto Faenza – 1978
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6-9 gennaio
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Si svolge a Firenze la III Conferenza nazionale d’organizzazione del PCI. Relaziona Pietro Secchia. Il partito conta 2.100.000 iscritti, con un aumento di circa mezzo milione nell’ultimo anno. A Secchia non basta e, segnalato lo squilibrio esistente fra forza organizzata e influenza politica, insiste sulla necessità che nel partito di massa vivano le migliori tradizioni del partito di quadri : compattezza ideologica, disciplina, spirito di partito. Per Togliatti la forza organizzativa è necessaria ma non sufficiente , occorre estendere e « sviluppare la democrazia fino al limite estremo, che è quello del socialismo», avere «capacità politica, organizzativa, ideologica» per costruire la via italiana al socialismo.
«l’ Unità», 7-8-9 gennaio 1947 - 47UConf.Org
«l’ Unità», 10 gennaio 1947 [p.1] Le questioni della rinascita meridionale discusse a Firenze alla Conferenza del PCI . Sono intervenuti sull'argomento : Grieco, Alicata , Gullo, Li Causi . Di Vittorio parla sull'azione sindacale . Iniziativa politica e problemi di organizzazione in un forte discorso di Negarville
«l’ Unità», 12 gennaio 1947 [pp.1-4] p.1- Titolo pagina : Gli obiettivi e i metodi di lotta del PCI nel discorso del compagno Togliatti a Firenze. Aprire al popolo italiano la via che porta alla democrazia e al socialismo. Il Partito comunista è un organismo unito, compatto , solido. La crisi degli altri partiti. Difendere l’ indipendenza del nostro Paese e marciare rapidamente verso le grondi riforme di struttura. Il pensiero dei comunisti sulla nuova Costituzione. L’ 'allargamento del fronte democratico e i rapporti con gli altri partiti. Impedire ogni scissione nelle classi lavoratrici . Le nuove vie verso il socialismo che si aprono ai lavoratori nel mondo ; pp.1-4 -[ Testo del discorso di Togliatti ]
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De Gasperi in arrivo negli USA.
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7 – 8 gennaio
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Si svolgono le assemblee di Iniziativa socialista e di Critica sociale. La prima si conclude con la decisione di non partecipare al congresso del PISUP e dar vita ad un nuovo partito. Nella seconda, molto contrastata, solo un terzo dei delegati si pronuncia per la scissione immediata. Nonostante questa incertezza non c’è dubbio che nel caso di scissione la corrente aderirà.
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La mediazione tentata da Pertini
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PSIUP - XXV Congresso, Roma |
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9 – 13 gennaio
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Si svolge all’ Università la Sapienza di Roma il XXV congresso del PSIUP . Si fronteggiano due linee. Nenni che sostiene la collaborazione con il PCI e una scelta neutralista in politica estera. Saragat che propone una linea di autonomia dal Pci e posizioni filoatlantiche. Si consuma la scissione di Palazzo Barberini. Giuseppe Saragat e la minoranza di destra, «Critica sociale» e «Iniziativa socialista», escono dal PSIUP e fondano il Partito socialista dei lavoratori italiani, PSLI. Alla nuova formazione aderiranno, in tempi diversi, 52 dei 115 deputati del PSIUP, fra cui nomi storici del riformismo socialista come Treves, Modigliani e D’Aragona. Meno vistosa la scissione alla base del partito. Non aderisce al PSLI Ignazio Silone e alcuni parlamentari che daranno vita a «Europa socialista» con lo scopo di ricomporre la frattura.
«Avanti!», 9 gennaio 1947 [pp.1-2] p.1- Titolo pagina : Per l’unità e l’avvenire del socialismo. Il XXV Congresso del Partito socialista si inaugura questa mattina a Roma ; Editoriale, Sandro Pertini, L’esistenza del partito deve essere difesa ; Renato Carli Ballola, Volontà unitaria. Aspettazioni e sollecitazioni della stampa. “Critica” parteciperà al Congresso. L’inaugurazione della Mostra dell’Avanti!; pp.1-2- Tribuna congressuale , Lodovico Targetti, Il prezzo dell’unità
«Avanti!», 10 gennaio 1947 [pp.1-2] p.1 – Titolo pagina : La relazione Nenni al congresso. Oltre le polemiche per le realizzazioni concrete. Il presidente del Partito fissa i termini della nostra fisionomia di strumento della classe lavoratrice: rinnovare la struttura sociale all’interno e difendere la nostra indipendenza per la salvezza della pace. I delegati di “ Critica” partecipano alla discussione. La dichiarazione di “Iniziativa. Il Congresso riafferma la sua fede nell’unità del Partito ; Il saluto dei comunisti ; Cordiali parole delle delegazioni straniere ; La dichiarazione di “ Iniziativa” ; Renato Carli Ballola, Il barometro sale. Fattore dominante è l’ansia per le sorti di questo partito che è tanta parte nelle possibilità di una rinascita democratica del Paese ; pp.1-2- Il partito è al di sopra degli uomini. La libertà e la Repubblica si difendono andando avanti. [testo della relazione di Nenni ]
«Avanti!», 11 gennaio 1947 [pp.1-2] Organizzatori, deputati e partigiani per una concreta unità del Partito. Tre ordini del giorno letti al Congresso. I discorsi di Simonini e di Tolloy. Angelica Balabanoff , arrivata dall’America, saluta i congressisti. È annunziato per oggi un intervento di Saragat ; Renato Carli Ballola, Battute d’aspetto. Ancora una volta è nei corridoi, negli incontri e nei colloqui degli esponenti delle varie tendenze che possono mutare stati d’animo, risolversi dubbi, chiarire posizioni, allacciarsi accordi
«Avanti!», 12 gennaio 1947 [pp.1-2] p.1- Il Partito socialista italiano riprende l’antico e glorioso nome. Delegati di “ Iniziativa Socialista” e di “ Critica Sociale” decidono di uscire dal Partito. Le concilianti proposte della delegazione Pertini respinte senza discussione dai secessionisti. La chiara replica di Jacometti a Saragat. La commissione verifica poteri definisce inconsistente il memoriale di Matteo Matteotti ; Renato Carli Ballola, Ma perché se ne vanno ; I discorsi della mattinata ; Saragat annuncia il suo distacco ; p.2- La seduta pomeridiana
«Avanti!», 14 gennaio 1947 [pp.1-2] p.1- Titolo pagina :Alla vigilia della lotta per il potere. La volontà si lotta del Partito esce rafforzata dal XXV Congresso. 686.514 votanti riaffermano la loro fede nel PSI. La nomina della nuova Direzione e l’istituzione del Comitato centrale. Ampia relazione di Ivan Matteo Lombardo. L’opera sindacale nell’intervento di Lizzadri. Basso riafferma il carattere classista del Partito. Il saluto e l’incitamento di Nenni ; Renato Carli Ballola, Adesso la parola è ai tecnici ; La seduta conclusiva ; Una sola scissione sarebbe fatale : quella nelle officine e nei campi[intervento di Nenni ] ; I nuovi organi direttivi ; Appello socialista ai lavoratori e al paese ; p.2- La giornata di domenica ; Il discorso di Lombardo ; Basso fare di ogni lavoratore un militante
L’intervento di Lelio Basso
«Avanti!», 15 gennaio 1947 [p.1] La prima seduta della nuova direzione. Nessuna scissione alla base è la parola d’ordine del partito. Il compagno Basso segretario del Partito e Foscolo Lombardi vicesegretario. La difesa del patrimonio del Partito.L’organizzazione sindacale; Lelio Basso, Compagni, al lavoro!
«Il Popolo», 9 gennaio 1947 [p.1] Oggi alla città universitaria. Unico Congresso socialista. Solo i seguaci di “Iniziativa” non parteciperanno alla seduta. Saragat sotto la tenda. La decisione notturna di “Critica”
«Il Popolo», 10 gennaio 1947 [pp.1-2] Senza “ Iniziativa” ma con mezza “Critica”. Nenni parla al Congresso Socialista – Matteo Matteotti pubblico accusatore. Il leader del PSIUP ha nostalgia di libertà jugoslava ed accusa il clero per l’anticlericalismo. Continuano le riunioni dei secessionisti per il nuovo partito
«Il Popolo», 11 gennaio 1947 [pp.1-2] Editoriale, Igino Giordani , Il dilemma di Nenni ; All’Aula Magna dell’Università. Stamane discorso di Saragat e fondazione del nuovo Partito. I nenniani furiosi per il discorso di Angela. Tentativi di compromesso. L’opinione del gruppo parlamentare. I mille milionari del partito
«Il Popolo», 12 gennaio 1947 [p.1-p.4] La scissione del PSI (UP) è avvenuta. Ventisei deputati socialisti aderirebbero già al nuovo partito . Discorsi di Saragat ai vecchi e ai nuovi compagni. Appassionati tentativi di Pertini per scongiurare la divisione. Significativa manifestazione pro “Don Basilio” al Congresso A. Angelica si trasferisce a Palazzo Barberini
«Il Popolo», 14 gennaio 1947 [pp.1-2] p.p.1 – 2 -Tra l’Università e Palazzo Barberini . Contrattacco di Nenni a temperatura di fusione . Saragat lascia la presidenza della Costituente. Basso sostituirebbe Lombardo alla segreteria del PSI. Anche il sottosegretario Tremelloni passa il Rubicone p.1- Giulio Andreotti, Vecchi e nuovi socialisti
«l’Unità», 4 ottobre 1947 [p.1] Verso il Congresso nazionale del PSI . Il Congresso socialista di Pisa contro a ogni scissione
«l’Unità», 5 ottobre 1947 [p.1] Il Congresso socialista. Genova, Venezia, Verona unanimi contro la scissione
«l’Unità», 8 ottobre 1947 [p.1] Il XXV Congresso del Partito Socialista inizierà domani i suoi lavori a Roma . Oltre quattrocento delegati. La sinistra in netta prevalenza. Riunioni degli esponenti delle varie frazioni
«l’Unità», 9 ottobre 1947 [p.1] Il saluto del PCI al Congresso nazionaledel Partito socialista ; Il venticinquesimo Congresso del Partito socialista - Seicento delegati socialisti si riuniscono oggi all'Università. Nenni, Pertini e Lombardo alla mostra dell' “Avanti!” , auspicanol'unità del Partito. "Critica Sociale,, si è pronunciata per la partecipazioneal Congresso. Dimissioni dei dirigenti di "iniziativa Socialista,,
«l’Unità», 10 ottobre 1947 [p.1] I 600 delegati del PSI iniziano i lavori all’Università. La prima giornata del Congressoconclusa dalla relazione politica di Nenni- La maggioranza di “Critica sociale” partecipa ai lavori. Interventi polemici di “Iniziativasocialista”. Nenni riafferma la necessità di mantenere unito il Partito. Tentativi d'accordofra le varie tendenze. Il compagno Terracini porta al Congresso il saluto del PCI
«l’Unità», 11 ottobre 1947 [p.1] Seconda giornata del Congresso del Partito socialista. Il gruppo parlamentare socialistasi è pronunciato per l'unità del Partito. Ordini del giorno unitari dei sindacalisti e dei partigiani . Oggiparlerà Saragat. Nuovi contatti fra i dirigenti delle varie frazioni
«l’Unità», 12 ottobre 1947 [p.1] La terza giornata del lavori al XXV Congresso del PSI . Saragat abbandona il Congresso. Il PSIUP riprende il nome di Partito Socialista Italiano. Proposte di compromesso da parte del Gruppo parlamentare. I lavori all' Università.
«l’Unità», 14 ottobre 1947 [p.1- Edizione Piemontese] Editoriale, Mario Montagnana, Parole e fatti ; Discorso di Togliatti a Prato . De Gasperi desidera una crisi ? La gravità della decisione di Saragat ;Giornata conclusiva del 25° Congresso socialista. Il capitalismo giuoca tutte le carte sulla scissione del Partito socialista. Discorsi di Basso e Nenni alla Città Universitaria. Lo statuto del partito e la nomina della nuova direzione. Il Congresso di Palazzo Barberini
«l’Unità», 15 ottobre 1947 [p.1- Edizione Piemontese] Editoriale, Ulisse, Una domanda; Francesco Longo, Il popolo italiano non vuole crisi di governo. Lelio Basso nominato segretario del Partito Socialista Italiano. Concorrenza e rancori fra democristiani e qualunquisti ; Nenni rinvia il viaggio a Londra
«l’Unità», 15 ottobre 1947 [p.1] Lelio Basso è stato eletto Segretario del Partito Socialista Italiano . Foscolo Lombardi vice segretario. Nenni, Luzzatto e Perrotti nella Commissione d'intesa con il PCI. “L’Umanità” organo dei secessionisti sarà diretto da Giuseppe Saragat, Paolo Treves e Matteo Matteotti ; Una lettera di Simonini
«Corriere della sera», 8 gennaio 1947 [p.1] La crisi socialista. “ Iniziativa” e “ Critica” decise alla scissione
«Corriere della sera», 9 gennaio 1947 [p.1] Titolo :Oggi si inizia il Congresso socialista. La scissione fra la corrente nenniana e gli autonomisti è un fatto compiuto . Commosso discorso di Saragat al convegno di “ Critica sociale” ; “Per me, uomo libero e amante della libertà, la decisione è già presa. Piuttosto morire che andare da Nenni a dirgli che mi metto d’accordo con lui”; Silvio Negro , Un nuovo partito ; Deciso atteggiamento del gruppo di “ Iniziativa”
«Corriere della sera», 10 gennaio 1947 [p.1] S.N. ( Silvio Negro),Il travaglio socialista. Tumultuoso inizio del Congresso. Alla mozione secessionista di “Iniziativa” e di “ Critica” letta da Matteotti , fra clamorose proteste, Nenni replica sostenendo al necessità di avviare il partito verso nuovi compiti ; Il duello tra le opposte correnti
«Corriere della sera», 11 gennaio 1947 [p.1] La crisi socialista. Saragat parlerà oggi al Congresso per spiegare i motivi della scissione. Un ordine del giorno del gruppo parlamentare per l’unità del partito
«Corriere della sera», 12 gennaio 1947 [p.1] Da oggi due partiti socialisti l’ ”italiano” di Nenni e l’ “ unitario” di Saragat . Il capo dei secessionisti, in una tumultuosa seduta, ribadisce l’accusa contro i “ metodi totalitari” introdotti nel PSIUP e annuncia la sua volontà di restituire all’Internazionale socialista europea i lavoratori italiani ;Pertini a Palazzo Barberini. Un estremo tentativo di conciliazione fallito; g.b. ( Gaetano Baldacci) , Angelica è tornata
«Corriere della sera», 14 gennaio 1947 [p.1] Titolo : La scissione in campo socialista non apre per ora la crisi di Governo. Un manifesto al Paese del nuovo “ Partito socialista dei lavoratori italiani”. Invito ai propri aderenti a non lasciare le cariche pubbliche; Editoriale, Silvio Negro, Un tronco e due rami ; Un discorso di Nenni . Frattura dolorosa ma utile ; Trentatre deputati con Saragat che lascia la presidenza della Costituente
«Corriere della sera», 15 gennaio 1947 [p.1] Il rinvio del viaggio di Nenni a Londra. La Costituente si riaprirebbe il 3 febbraio. Cordiale incontro di Saragat con Togliatti. Il PSI rivendica tutto il patrimonio morale materiale del PSIUP
«Corriere della sera», 16 gennaio 1947 [p.1] Avvisaglie d’una crisi di governo. Nenni lascerebbe gli Esteri .Il nuovo partito socialista nella fase organizzativa : finora hanno aderito 43 deputati. Una mozione democristiana per l’apoliticità dell’azione sindacale
«Corriere della sera», 18 gennaio 1947 [p.1] Editoriale, G.B. ( Gaetano Baldacci ), Prospettive ; Le dimissioni di Nenni aprono una crisi di Governo– Probabilità di un rimpasto che non sposti la formula attuale. Un intervista di Cassandro. Interessamento del Presidente del Consiglio per facilitare l’esodo della popolazione italiana da Pola
«La Nuova Stampa», 1 gennaio 1947 [p.1] Il travaglio socialista. Polemica Saragat – Togliatti .La maggioranza della “base” e le contestazioni
«La Nuova Stampa», 4 gennaio 1947 [p.1] La crisi socialista. Colpo di scena finale ? Un compromesso tra Nenni ed i suoi avversari con il “sacrificio” di alcuni noti fusionisti. Un vivace colloquio tra Saragat e Togliatti
«La Nuova Stampa», 8 gennaio 1947 [p.1] Editoriale, guar. , Basterà forse una lacrima ; La scissione già decisa ?“Critica sociale” e “ Iniziativa socialista” unite nel grande passo. “ Non si può più convivere con i fusionisti!”. L’intensa preparazione dei cinquecento delegati all’ aspra battaglia
«La Nuova Stampa», 9 gennaio 1947 [pp.1-2] p.1- a. , Il Congresso socialista. Drammatica vigilia. La costituzione di un nuovo partito già decisa dalle frazioni antinenniane. Fallito tentativo di pacificazione dell’on. Pertini. Le ultime ore porteranno qualche sorpresa ? ; pp.1-2- Titolo: I due protagonisti; Vittorio Gorresio , Nenni. Se militasse nelle file comuniste sarebbe giudicato un pessimo compagno; d.b.( Domenico Bartoli) , Saragat.Un condottiero che non si piega alle minute occupazioni dell’Intendenza.
«La Nuova Stampa», 10 gennaio 1947 [p.1] Editoriale, Filippo Burzio, Battaglia di libertà; a. , Il Congresso socialista in atmosfera di tempesta. L’onorevole Matteotti denuncia i soprusi della sinistra ; presenta una dichiarazione di invalida e annuncia la scissione. I secessionisti si astengono dalla seduta inaugurale, si adunano a parte e gettano le basi del nuovo partito
«La Nuova Stampa», 11 gennaio 1947 [p.1] Dall’aspro travaglio socialista nascerà oggi il nuovo partito .I tentativi di conciliazione falliti. Una riunione del gruppo parlamentare si è conclusa con uno sbandamento. Burrascose sedute del Congresso
«La Nuova Stampa», 12 gennaio 1947 [p.1] Giovanni Artieri, Il nuovo partito socialista nato tra canti e applausi. Atmosfera commossa a palazzo Barberini. L’estremo patetico appello di Pertini respinto. Saragat risponde : “ Abbiamo lasciato la cenere e portato via con noi la fiamma”. Già costituita la federazione romana. Le varie commissioni all’opera
«La Nuova Stampa», 12 gennaio 1947 [p.3] Vittorio Gorresio,Tumulti al Palazzo degli Studi .Studenti e operai. Canzoni goliardiche s’inseriscono nel contrasto di passioni profondamente sentite
«La Nuova Stampa», 14 gennaio 1947 [p.1] Editoriale, Filippo Burzio, L’ora di Saragat; a.,Mentre si chiudono i Congressi. Parlano i protagonisti . Saragat : “Porteremo il nostro verbo tra i lavoratori e il ceto medio” . Nenni : “ Tendiamo le mani ai comunisti per la battaglia che vinceremo”. Le direzioni dei due nuovi partiti. La presidenza della Costituente vacante ; La scissione socialista nei commenti di Londra ; Come si sono divisi gli esponenti piemontesi
«La Nuova Stampa», 15 gennaio 1947 [p.1] Ripercussioni sul Governo della scissione socialista. Nenni rinvia il viaggio a Londra. Un terzo Gabinetto De Gasperi ? Fusionisti e secessionisti in lotta per l’eredità del partito
«La Nuova Stampa», 18 gennaio 1947 [p.1] Editoriale, Filippo Burzio, Attesa; a. , Le dimissioni di Nenni da ministro degli Esteri . Vivace colloquio con il Presidente del Consiglio : “ La situazione impone che me ne vada”. De Gasperi e Saragat. Il trattato di pace presentato all’on. De Nicola ; Il manifesto ai lavoratori dei socialisti saragatiani . Il primo numero de “ L’Umanità”. Le basi del programma. Nessun riconoscimento del trattato di pace
«La Nuova Stampa», 19 gennaio 1947 [p.1] Editoriale , Luigi Salvatorelli, Partiti e Paese ; Sviluppi della “piccola crisi”. Fine del tripartito? . I democristiani sono per una nuova formula. Si parla di “ministri tecnici” di Bonomi e Nitti . Rimproveri comunisti a De Gasperi. Invito inglese a trattative commerciali; v.g. ( Vittorio Gorresio) , Parla il segretario del PSI. “Nei campi e nelle officine non c’è scissione”. La maggioranza dei deputati rimarrà nella “vecchia casa”. “Rispetto ai comunisti saremo più autonomi che nel passato”[Intervista a Lelio Basso]
Il PSIUP torna alla denominazione originaria di Partito socialista italiano, PSI. Segretario è eletto Lelio Basso.
R.P., Nuovo periodo ; G. C. , Analisi del congresso , «Socialismo» n. 1- 2, gennaio – febbraio 1947
Maurizio Punzo, «Dalla Liberazione a Palazzo Barberini», Storia del partito socialista dalla ricostituzione alla scissione del 1947 , Celuc, 1973. Paolo Moretti, «I due socialismi», La scissione di palazzo Barberini e la nascita della social socialdemocrazia , Mursia 1975
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12 gennaio
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Giuseppe Saragat si dimette da presidente dell’Assemblea Costituente.
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16 gennaio
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PCI – PSI : I due partiti confermano il Patto d’Unità d’azione. Presenti alla riunione Togliatti, Longo, Secchia, Massola per il PCI e Nenni, Basso, Luzzatto, Perrotti per il PSI.
«l’ Unità», 17 gennaio 1947 [p.1]
Il Patto d’unità d’azione riaffermato dal PSI e dal PCI
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17 gennaio |
Mauro Scoccimarro , ministro delle Finanze, in un’intervista a «l’ Unità», propone un Piano triennale per la ricostruzione , precisando ulteriormente quanto affermato alla Conferenza del PCI a Firenze, e afferma che una crisi di Governo rischierebbe di ritardare l’attuazione dei progetti ricostruttivi
«l’ Unità», 17 gennaio 1947 [p.1]
Dichiarazioni del compagno Scoccimarro a “l’Unità”. Un piano finanziario triennale per dar corso alla ricostruzione. Si sono create le condizioni per il pareggio del bilancio ordinario. Sostanziale abolizione dell'imposta di RM per gli operai e gli impiegati. Come coprire le spese straordinarie. Una crisi politica minaccerebbe di ritardare l'attuazione dei progetti ricostruttivi |
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17 gennaio |
Il presidente del Consiglio rientra a Roma dal suo viaggio negli USA.
«l’ Unità», 17 gennaio 1947 [p.1]
De Gasperi arriva oggi a Roma. La Costituente si riunirà il 28 o il 3 febbraio. I deputati socialisti rimarrebbero uniti. Si apre il Congresso del PRI
«l’ Unità», 18 gennaio 1947 [p.1]
La situazione politica al ritorno del presidente del Consiglio. Un’ora di colloquio tra De Gasperi e Nenni. Nenni chiederà al suo Partito di sostituirlo agli Esteri . Il Presidente delConsiglio si è incontrato anche con Saragat e Corsi . Il Congresso del PRI |
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17 gennaio
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Pietro Nenni comunica al presidente del consiglio De Gasperi appena rientrato dal viaggio in USA le sue dimissioni da ministro degli Esteri per potersi impegnare nell’attività di partito
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17 - 18 gennaio
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Al Teatro comunale di Bologna si svolgono i lavori del XIX congresso del PRI . Il segretario Randolfo Pacciardi, auspicando un’ alleanza con il nuovo partito di Saragat e la formazione di un «grande partito democratico», propone di ritirare l’appoggio al governo.
Alessandro Spinelli, «I repubblicani nel secondo dopoguerra ( 1943-1953)» , Longo Editore Ravenna, 1998, pp.77-83
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PRI - XIX Congresso, Bologna |
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17 - 20 gennaio |
PRI - XIX Congresso, Bologna
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18 gennaio
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Dopo le prese di posizione del Congresso del PRI sul superamento dell’attuale coalizione il presidente del Consiglio, Alcide De Gasperi, si incontra con i ministri democristiani . Si fanno sempre più insistenti le voci interne alla DC che chiedono un cambio di maggioranza. Preannunciata per il 20 la Conferenza stampa di De Gasperi sul viaggio negli USA e sulla situazione politica. La Direzione del PCI , con un comunicato, si pronuncia contro l’apertura della crisi.
«l’Unità», 19 gennaio 1947 [p.1]
Editoriale Palmiro Togliatti, Dove vai ? Porto pesci ; La posizione dei comunisti nell’attuale momento politico. Comunicato della Direzione del PCI [testo] ; Gli sviluppi della situazione politica. De Gasperi si consulta con i ministri democristiani. Le condizioni per la partecipazione del PRI al Governo. “ La decisione spetta a De Gasperi” dichiara Nenni. La Costituente convocata per il 3 febbraio. Una lettera di Bevin a Nenni. Colloquio De Gasperi –De Nicola «l’Unità», 19 gennaio 1947 [p.1]
Editoriale Palmiro Togliatti, Dove vai ? Porto pesci ; La posizione dei comunisti nell’attuale momento politico. Comunicato della Direzione del PCI [testo] ; Gli sviluppi della situazione politica. De Gasperi si consulta con i ministri democristiani. Le condizioni per la partecipazione del PRI al Governo. “ La decisione spetta a De Gasperi” dichiara Nenni. La Costituente convocata per il 3 febbraio. Una lettera di Bevin a Nenni. Colloquio De Gasperi –De Nicola
«La Nuova Stampa» , 19 gennaio 1947 [p.1]
Luigi Salvatorelli, Partiti e Paese ; Sviluppi della “piccola crisi”. Fine del tripartito ? I democristiani sono per una nuova formula. Si parla di “ ministri tecnici” di Bonomi e di Nitti. Rimproveri comunisti a De Gasperi. Invito inglese a trattative commerciali
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19 gennaio |
PCI – Palmiro Togliatti polemizza con le interpretazioni con le deformazioni date dalle destre e da
«Il Popolo» del suo discorso alla Conferenza di organizzazione che si è svolta a Firenze.
«l’Unità», 19 gennaio 1947 [p.1]
Editoriale, Palmiro Togliatti, Dove vai ? Porto pesci |
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19 gennaio |
PSI - Intervista del segretario Lelio Basso a «La Nuova Stampa».
«La Nuova Stampa», 19 gennaio 1947 [p.1]
Parla il segretario del PSI. “ Nei campi e nelle officine non c’è scissione”. La maggioranza dei deputati rimarrà nella “ vecchia casa”. “ Rispetto ai comunisti saremo più autonomi del passato” |
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Le dimissioni di De Gasperi |
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20 gennaio
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Alcide De Gasperi nella preannunciata conferenza stampa sul suo viaggio negli USA e sulla situazione politica , senza aver informato il Governo e il capo dello Stato, afferma che la scissione socialista e le dichiarazioni del Congresso repubblicano esigono un chiarimento politico e di fare appello al presidente della Repubblica per una «consultazione generale» delle forze politiche per formare un nuovo governo . Alle ore 19 rassegna le dimissioni nelle mani del capo dello Stato Enrico De Nicola.
«l’Unità», 21 gennaio 1947 [p.1]
Titolo pagina : Crisi mentre il Paese attende un’energica azione di Governo contro il carovita e la disoccupazione. L’on. De Gasperi annuncia le sue dimissioni a chiusura della relazione alla stampa del suo viaggio negli SU. L'annuncio delle dimissioni dato, all'insaputa dei ministri , prima ai giornalisti e dopo al Capo dello Stato. Nenni avvertito pochi minuti prima della conferenza . Oggi De Nicola inizia le consultazioni ; Editoriale, Conclusione di un viaggio ; Le dimissioni ; Il PRI non parteciperà ad un “ governo di centro”. Patrissi assicura l’appoggio dei qualunquisti ad un governo composto dai soli democristiani
«l’Unità», 22 gennaio 1947 [p.1]
Titolo : Dopo la mossa di De Gasperi al ritorno dagli Stati Uniti. La posizione dei comunisti sulla crisi esposta da Togliatti a De Nicola. Le consultazioni del Capo dello Stato. I socialisti contro il tentativo di spostare a destra l'assedel Governo . Colloquio De Gasperi – Cassandro. Riunione dei deputati e della Direzione della DC ; [ Dichiarazione di Togliatti dopo il colloquio con De Nicola- testo] ; A Montecitorio ; Il film della giornata a Palazzo Giustiniani ; Interviste brevi ; La crisi vista dalla stampa romana
«La Nuova Stampa», 21 gennaio 1947 [p.1]
Titolo pagina : Dimissioni del Ministero De Gasperi. La prima notizia a Nenni e a Negarville : gli altri leader politici l’hanno saputa dai giornali. Le ragioni dell’improvviso precipitare degli eventi: la divisione del gruppo socialista e le dichiarazioni del Congresso repubblicano. Prime reazioni : disappunto e minacce dell ‘ “ Avanti!” , riserbo comunista. Gioco grosso alle viste . Stamane il capo dello Stato inizia le consultazioni per la soluzione della crisi ; a. , Crisi complessa ; In attesa degli sviluppi. Scoccimarro da De Nicola. L’atteggiamento dei repubblicani chiarito dagli on. Facchinetti e Macrelli. Seduta improvvisa della Direzione della Democrazia cristiana
«La Nuova Stampa», 22 gennaio 1947 [p.1]
Titolo : Travaglio della crisi. Le consultazioni di De Nicola e gli orientamenti dei partiti. De Gasperi si augura la partecipazione dei saragattiani e non pensa all’esclusione dei comunisti. Il pensiero di Togliatti. Le probabilità di una vasta concentrazione ; Editoriale, Filippo Burzio , Verso il quarto trasformismo ? ; a. , Il “ campo è libero” per chiarire la situazione
Antonio Gambino, «Storia del dopoguerra dalla Liberazione al potere DC» , Laterza, Bari, 1975, pp.293 - 299 ; |
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Pietro Nenni , ancora ufficialmente ministro degli Esteri, consegna agli ambasciatori degli Stati Uniti, Gran Bretagna e URSS una nota in cui, rilevato che il Trattato di pace « urta la coscienza nazionale, in specie per le clausole, territoriali», ne chiede una revisione.
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22 gennaio |
Il capo dello Stato , Enrico De Nicola, alle 21 conferisce di nuovo l’incarico di formare il nuovo governo ad Alcide De Gasperi, presidente del Consiglio dimissionario. Nel pomeriggio si svolge la riunione del gruppo DC
«l’Unità», 23 gennaio 1947 [p.1]
De Gasperi ha ricevuto l'incarico di costituire il nuovo Gabinetto. Stamane avranno inizio le trattative - Saragat e i repubblicani riaffermano la non partecipazione ad un governo senza le sinistre. Gronchi si pronuncia contro un blocco con le destre ; Interviste brevi
«l’Unità», 24 gennaio 1947 [p.1]
Le proposte del Partito Comunista per un programma di Governo. La nuova formazione ministeriale deve realizzare una energica difesa delle istituzioni repubblicane. Per
una politica estera di indipendenza e di pace . Misure finanziarie che garantiscano la stabilità della moneta e i mezzi per la ricostruzione. Lotta contro il carovita e la disoccupazione. Provvidenze per i contadini e avviamento della riforma agraria. Nazionalizzazione della Banca d’ Italia e dell'industria elettrica [ documento –testo ] ; De Gasperi inizia le trattative
«l’Unità», 25 gennaio 1947 [p.1]
Editoriale, Pietro Ingrao , Lui solo ! ; Le sinistre contro uno spostamento della base governativa. De Gasperi s'oppone alle proposte del PSI e spera nelle decisioni dei repubblicani . Aspre affermazioni del leader democristiano in polemica con i socialisti . “Ci opporremoad uno spostamento a destra” risponde il compagno Nenni . I saragatiani decidono dinon partecipare al Governo . Dichiarazioni di Togliatti in difesa dell’ indipendenza del Paese ; La polemica De Gasperi – Nenni
«La Nuova Stampa», 23 gennaio 1947 [p.1]
Editoriale, Il tripartito nella finanza ; a. , L’incarico a De Gasperi. Le intenzioni del presidente : cominciare da Saragat le consultazioni e formare un governo efficiente con il compito principale di risolvere i problemi finanziari. Il gruppo democristiano respinge l’idea di volgere a destra ; Il capo dello Stato parla ai giornalisti
«La Nuova Stampa», 24 gennaio 1947 [p.1]
a., I primi orientamenti per la soluzione della crisi. I colloqui di De Gasperi. Il programma base. Riduzione dei ministeri. Unificazione delle Finanze e Tesoro nelle mani di un tecnico. Arrendevolezza dei comunisti. I saragatiani non parteciperanno. Come si comporrebbe il Gabinetto ; Fra due giorni ? De Gasperi spera che oggi sia giornata di decisioni ; Ugo Zatterin, I tre mesi di Nenni. Chiusura di bilancio al ministero degli Esteri
«La Nuova Stampa», 25 gennaio 1947 [p.1]
Un passo indietro negli sviluppi della crisi. Compromesso o Governo di minoranza ? Le decisioni dei quattro partiti interpellati hanno sbarrato la strada al primo progetto di De Gasperi. Le obiezioni sul programma e sulla formazione del Gabinetto dell’on. Togliatti e di Nenni. Il rifiuto dei saragatiani e di Carandini |
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27 gennaio
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Nella direzione DC che esamina lo sviluppo della crisi Paolo Bonomi considera una sconfitta la riproposizione del tripartito che si profila e contropropone di rinunciare all’incarico per riottenerlo e formare un governo senza le sinistre. Una posizione minoritaria che esprime le tensioni interne alla DC. Da posizioni diametralmente opposte a quelle di Bonomi , per Dossetti la conferma del tripartito dimostra le «intenzioni sproporzionate rispetto alla realtà» dimostrate da De Gasperi aprendo la crisi.
«La Nuova Stampa», 26 gennaio 1947 [p.1]
Editoriale, Filippo Burzio, Il manifesto di Saragat ; a., La crisi respinta in alto mare. In caso di assoluta necessità per il Paese – dichiara De Gasperi – formerei il governo interamente democristiano. Anche i repubblicani storici hanno rifiutato. Serrata offensiva dei social comunisti; Dichiarazioni di De Gasperi. Gli obiettivi del governo fino alle elezioni
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27 gennaio |
Mentre la crisi sembra avviarsi a soluzione Togliatti su «l’Unità» polemizza con la DC Giudicando un errore e senza precisi motivi l’apertura della crisi da parte di De Gasperi, aggiunge che si poteva formulare solo l’ipotesi di una « decisione, se non imposta, per lo meno suggerita con insistenza, dall’estero, e precisamente dagli esponenti di quei circoli politici americani che si erano affollati intorno a De Gasperi durante il viaggio negli Stati Uniti».
«l’Unità», 28 gennaio 1947 [p.1]
Possibilità di soluzione della crisi dopo l'incontro De Gasperi-Togliatti. Energica presa di posizione dei comunisti contro un governo di soli democristiani. I repubblicani dichiarano che non parteciperanno al governo - La probabile ripartizione dei dicasteri ; Editoriale, Palmiro Togliatti , Il tamburo e il tamburino
«l’Unità», 29 gennaio 1947 [p.1]
Editoriale, Mario Montagnana , Ma che cosa vogliono ; La DC : un passo avanti e due indietro.
Coloro che hanno voluto la crisi ne ritardano oggi la soluzione . I democristiani in cerca di pretesti per una nuova campagna anticomunista. Attacchi ingiustificabili all’articolo di Togliatti. Ogni decisione rinviata a giovedì
«La Nuova Stampa», 28 gennaio 1947 [p.1]
a., Schiarita nella crisi. Nuovi colloqui tra De Gasperi Togliatti e Nenni hanno reso i tre leaders più ottimisti. Non si esclude che stasera possa essere delineata la struttura del nuovo governo. Le elezioni anticipate il più possibile : forse a giugno ? ; Il corso delle trattative. I comunisti richiedono la presidenza della Costituente e tre dicasteri. Nenni conferma che non parteciperà al governo.
«La Nuova Stampa», 29 gennaio 1947 [p.1]
a., L’altalena della crisi. Soluzione rinviata. I democristiani in allarme per un articolo di Togliatti. Oggi decisioni dei partiti. Comunicato americano sugli aiuti all’Italia ; Una relazione di De Gasperi al gruppo democristiano. |
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28 gennaio
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A crisi ormai quasi risolta, Togliatti su «l’Unità» cerca di sfruttare il successo momentaneamente ottenuto e mettere in difficoltà la DC. Giudicando un errore e senza precisi motivi l’apertura della crisi da parte di De Gasperi, aggiunge che si poteva formulare solo l’ipotesi di una «decisione, se non imposta, per lo meno suggerita con insistenza, dall’estero, e precisamente dagli esponenti di quei circoli politici americani che si erano affollati intorno a De Gasperi durante il viaggio negli Stati Uniti»
«l’Unità», 28 gennaio 1947 Palmiro Togliatti, Il tamburo e il tamburino
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28 gennaio
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Il capo provvisorio dello Stato De Nicola assegna di nuovo ad Alcide De Gasperi l’incarico di formare il governo. Il leader democristiano tenta di formare un governo fondato sull’alleanza Democrazia del lavoro, Partito d’azione e repubblicani. Nessuno dei tre partiti accetta di far parte di un esecutivo senza i comunisti. De Gasperi ripiega sulla riproposizione del tripartito che, secondo quanto scrive un quotidiano, definisce un «matrimonio di convenienza».
Diversa l’ottica in cui si muove il PCI che vede nel tripartito non una «combinazione parlamentare» bensì una « risultante obiettiva» della situazione politica e delle prospettive di sviluppo della democrazia italiana.
«l’Unità», 4 febbraio 1947 Secondo governo Tripartito
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29 gennaio
3 febbraio |
Il 29 mattina , su consiglio di Nenni, Togliatti si incontra con De Gasperi e precisa il significato del suo editoriale affermando che non intendeva mettere in discussione la conclusone della crisi . Si precisa l’accordo e il programma per un governo formato dai tre principali partiti di massa : DC, PSI, PCI . Ridotto il numero dei ministeri che passano da 21 a 16 , ridotta da 8 a 6 la presenza delle sinistre che perdono il PCI le Finanze e il PSI gli Esteri. Carlo Sforza , indipendente di area repubblicana, assume il ministero degli Esteri . Gli Interni di cui De Gasperi aveva l’interim nel precedente assetto governativo passano al democristiano Mario Scelba. Il 3 febbraio il III Governo presieduto da Alcide De Gasperi giura davanti al capo dello Stato
«l’Unità», 30 gennaio 1947 [p.1]
Non è possibile governate l’Italia senza i partiti del popolo. Verso la soluzione dell’inutile crisi. De Gasperi incontrerà stamane i rappresentanti socialisti e comunisti per definire la struttura del Gabinetto. Il repubblicano Sforza entrerebbe nel ministero come indipendente. Basteranno a De Gasperi sei ministeri democristiani per placare il suo gruppo parlamentare
«l’Unità», 31 gennaio 1947 [p.1]
Editoriale, Pietro Ingrao, Nostalgie democristiane ; Struttura e programma del governo discussi dai tre partiti di massa. Sette ministeri ai democristiani, tre ai comunisti, tre ai socialisti. Il gruppo parlamentare democristiano vota la fiducia a De Gasperi. Oggi a mezzogiorno nuova riunione dei rappresentanti dei tre partiti
«l’Unità», 1 febbraio 1947 [p.1]
Al dodicesimo giorno di una unitile crisi è stata raggiunta un’intesa di massima. La probabile composizione del Governo. Dopo una giornata di trattative, rese particolarmente difficili dalle pretese democristiane,l'intesa di massima é stata raggiunta alla mezzanotte di ieri. Stamane le delegazionidei tre partiti discutono il programma e / provvedimenti legislativi da realizzare d’urgenza
«l’Unità», 2 febbraio 1947 [p.1]
Un altro passo avanti verso la soluzione della crisi . Il programma immediato del nuovo governo tripartito : 1) legge per la difesa della Repubblica , 2) imposta straordinaria sul patrimonio ,
3) trasformazione in legge del lodo mezzadrile , 4) decreto sui consigli di gestione , 5) misure urgenti per migliorare il razionamento ; Editoriale, Palmiro Togliatti, Perché evacuare Pola ?
«l’Unità», 4 febbraio 1947 [p.1]
Secondo governo Tripartito ; Il nuovo Consiglio dei ministri terrà domani la prima riunione. Il
Consiglio formulerà il programma governativo , che sarà esposto giovedì alla Assemblea Costituente , e nominerà i sottosegretari di Stato. Il compagno Giulio Cerreti è stato designato per la nomina ad Alto Commissario per l'Alimentazione
«La Nuova Stampa», 30 gennaio 1947 [p.1]
Il terzo ministero De Gasperi sarà forse varato in giornata. Sei democristiani, tre comunisti, tre fusionisti, Sforza agli Esteri , Gasparotto alla Difesa. Saragatiani e repubblicani assenti. Le ultime decisioni stamane
«La Nuova Stampa», 31 gennaio 1947 [p.1]
a., Le ultime incertezze sulla formazione del governo. L’on. De Gasperi dopo una laboriosa giornata ottiene la “ piena fiducia” del gruppo parlamentare democristiano ; La piccola battaglia nella riunione DC
«La Nuova Stampa», 2 febbraio 1947 [p.1]
Titolo : Le direttive del nuovo Governo. Base fondamentale : il risanamento finanziario con riduzione delle spese e applicazione dell’imposta patrimoniale. L’atteggiamento degli oppositori . I liberali decisamente contrari alla firma del Trattato di pace ; Editoriale, Filippo Burzio, Il meno peggio ; Il Gabinetto ; Ultime ore della crisi. Dichiarazioni programmatiche di De Gasperi
«La Nuova Stampa», 4 febbraio 1947 [p.1]
Editoriale, L’altra via ; a. , Primo compito del Governo : riconquistare la fiducia del Paese ; Comincia il lavoro. Il giuramento dei ministri. Domani il primo Consiglio dei ministri. Le sedute della Costituente. I sottosegretari ; Vittorio Gorresio, Un ministro popolare. Romita si propone di imitare Cavour |
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31 gennaio
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La Commissione alleata di controllo, che ha esercitato funzioni di consulenza e controllo sul governo italiano, cessa le sue attività. Le truppe di occupazione lasceranno il territorio italiano il 14 dicembre.
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